OpenAI ha recentemente annunciato una serie di miglioramenti al suo assistente di programmazione basato su intelligenza artificiale, ChatGPT Codex, con l’obiettivo di migliorare il modo in cui gli sviluppatori interagiscono con il codice.
Una delle principali novità introdotte è la capacità di generare più soluzioni per un singolo problema. Questa funzionalità non solo accelera il processo di sviluppo, ma permette anche agli sviluppatori di esplorare alternative senza dover riformulare richieste, migliorando così l’efficienza complessiva. L’aggiornamento sfrutta il modello avanzato codex-1, un’evoluzione di GPT-3 specializzata per il coding.
Inoltre, sono inclusi anche miglioramenti significativi nell’esperienza utente. Ad esempio, sono state aggiunte scorciatoie da tastiera per un accesso più rapido, oltre a parametri personalizzabili che consentono di ottimizzare le richieste. Tra le altre innovazioni, spiccano un indicatore di caricamento per il download dei repository e la possibilità di interrompere attività in corso, offrendo un maggiore controllo agli utenti.
Un altro aspetto tecnico rilevante riguarda la gestione degli script di setup, con un’estensione del limite temporale a 20 minuti per gli abbonati Pro, Team e Business. Questo aggiornamento si accompagna a una risoluzione dei problemi relativi alle restrizioni di rete, rendendo il sistema più robusto e flessibile. Inoltre, la visualizzazione dei confronti di codice è stata migliorata, offrendo opzioni di visualizzazione più dettagliate e intuitive.
Tra le novità più apprezzate, vi è l’introduzione di un sistema di feedback in tempo reale che descrive le azioni intraprese da ChatGPT Codex, rendendo il processo di sviluppo più trasparente e intuitivo.
L’accesso a queste funzionalità avanzate è disponibile tramite un abbonamento Plus, al costo di 20 dollari mensili. Il servizio sfrutta un database esteso di codice proveniente da GitHub, rendendolo una risorsa preziosa per sviluppatori di ogni livello. Nonostante l’automazione avanzata, OpenAI sottolinea che questi strumenti non intendono sostituire completamente gli sviluppatori, ma piuttosto supportarli nel velocizzare i processi e incrementare la produttività.