Apple Watch diffuso tra gli assuntori di droghe, medici preoccupati

Le funzionalità di monitoraggio cardiaco di Apple Watch e dei fitness tracker vengono utilizzati da un numero crescente di assuntori di droghe e psicostimolanti. I medici ammoniscono: c'è il rischio di peggiorare le cose.
Apple Watch diffuso tra gli assuntori di droghe, medici preoccupati
Le funzionalità di monitoraggio cardiaco di Apple Watch e dei fitness tracker vengono utilizzati da un numero crescente di assuntori di droghe e psicostimolanti. I medici ammoniscono: c'è il rischio di peggiorare le cose.

Come noto, Apple Watch consente il monitoraggio continuo del battito cardiaco, e dunque può avvisare l’utente quando il ritmo a riposo raggiunge livelli preoccupanti. È così che sono state salvate diverse vite, come quella del ragazzo con l’ulcera perforante, l’uomo colpito da embolia polmonare, o l’anziano affetto dalla Sindrome del nodo del seno.

Parallelamente, c’è un altro costume che si sta diffondendo tra gli assuntori di sostanze, in particolare tra chi fa uso di stimolanti come la cocaina. In pratica, l’orologio di Cupertino viene utilizzato per capire se sia il caso o meno di indulgere in una nuova riga o desistere:

“Magari qualcuno propone di farci una riga,” dice una delle persone intervistate, “se vedo un battito oltre i 150 o 160, gli dico sto a posto così. Il che va benissimo, nessuno vuole complicarti la vita.” […] “Voglio un sistema di avviso istantaneo prima che il mio cuore possa esplodere”

Da una parte si tratta pur sempre di una politica di riduzione del danno, che evita conseguenze ben peggiori su un cuore già sfiancato della sostanza. Dall’altra, tuttavia, si rischia di infondere una falsa sensazione di sicurezza nell’utente. Prima di tutto, perché il battito è solo uno dei parametri vitali da tenere in considerazione: all’appello mancano pressione sanguigna e le aritmie, entrambe capaci di portare alla morte in poco tempo quando fuori controllo.

Inoltre, la sensazione di essere costantemente monitorati potrebbe portare alcuni a esagerare:

“Assumere droghe è sempre rischioso, sia se si indossa un tracker che se non lo si indossa,” ha spiegato Ethan Weiss, un cardiologo e professore associato presso l’Università della California. “È possibile che questo porti le persone a assumere ancora più cocaina.”

Il problema, con queste classi di sostanze, è che non esiste una quantità certamente sicura; il rischio è direttamente dose-dipendente, e aumenta esponenzialmente all’aumentare delle quantità assunte, e anche una sola riga -per incredibile che possa sembrare- può creare problemi gravi in soggetti predisposti.

In altre parole, l’unica dose certamente sicura è 0. E a questo, dovete aggiungere l’impossibilità di conoscere il grado di purezza della sostanza o gli eventuali tagli, cosa che trasforma l’intera pratica in una sorta di roulette russa. A ognuno le sue conclusioni.

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