Apple svela M5: nuovo SoC per MacBook Pro, iPad Pro e Vision Pro

Apple presenta M5: SoC a 3nm con GPU 10 core e Neural Accelerator, 16‑core Neural Engine e 153GB/s di memoria unificata per MacBook Pro, iPad Pro e Vision Pro.
Apple presenta M5: SoC a 3nm con GPU 10 core e Neural Accelerator, 16‑core Neural Engine e 153GB/s di memoria unificata per MacBook Pro, iPad Pro e Vision Pro.
Apple svela M5: nuovo SoC per MacBook Pro, iPad Pro e Vision Pro

Apple ha appena annunciato l’arrivo di M5. Il nuovo chip, realizzato con una sofisticata tecnologia a 3 nanometri, si presenta come il cuore pulsante della prossima generazione di dispositivi della casa di Cupertino, con una GPU completamente rinnovata e l’introduzione di un Neural Accelerator dedicato per ciascun core, elementi che alzano notevolmente l’asticella in termini di potenza e flessibilità.

La GPU a 10 core, con acceleratori neurali individuali, si affianca a una CPU altrettanto potente e suddivisa tra sei core ad alta efficienza e quattro ad alte prestazioni, a conferma della volontà di garantire il massimo equilibrio tra consumi e performance. Ma il vero protagonista è il Neural Engine a 16 core, un concentrato di potenza progettato per gestire in modo ancora più efficace i carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale direttamente sul dispositivo, minimizzando la dipendenza dal cloud e incrementando così la privacy e la reattività delle applicazioni.

A fare la differenza è anche la memoria unificata, che con una banda di 153 GB/s segna un aumento del 30% rispetto alla generazione precedente. Questo upgrade non è solo un dato tecnico: rappresenta un pilastro fondamentale per supportare modelli AI sempre più complessi e per gestire con agilità carichi di lavoro multitasking, scenario sempre più comune nei flussi di lavoro professionali e creativi. Apple ha puntato molto sull’ottimizzazione dei propri framework, in particolare Core ML e Metal Performance Shaders, che ora sono in grado di sfruttare appieno i vantaggi hardware introdotti dal nuovo SoC.

La nuova architettura dell’M5 garantisce prestazioni grafiche fino a quattro volte superiori rispetto al suo predecessore, l’M4, e addirittura sei volte rispetto all’M1. Un dato che trova conferma nelle applicazioni reali, dove si registra un incremento del 30% nelle performance rispetto all’M4 e un impressionante +150% rispetto all’M1. Particolarmente significativo è il progresso nel ray tracing: la terza generazione del motore RT integrato consente un balzo in avanti del 45% nelle prestazioni, offrendo rendering più realistici e fluidi sia nei giochi che nelle applicazioni professionali di grafica avanzata.

Sul fronte dell’elaborazione centrale, la CPU a 10 core si distingue per la sua capacità di incrementare le prestazioni multithread del 15% rispetto all’M4, dimostrando come la nuova generazione sia stata progettata pensando sia agli utenti professionali sia a chi cerca efficienza nei compiti quotidiani. L’introduzione del Neural Accelerator accessibile tramite le Tensor API in Metal 4 apre inoltre scenari inediti per gli sviluppatori, che possono ora programmare direttamente gli acceleratori neurali, realizzando applicazioni AI più efficienti e a bassa latenza, capaci di sfruttare la potenza dell’hardware in modo mirato.

I primi dispositivi a beneficiare di questa ondata di innovazione saranno il nuovo MacBook Pro da 14 pollici, l’inedito iPad Pro e l’avveniristico Apple Vision Pro, tutti già disponibili per il pre-ordine. Questi prodotti incarnano la filosofia di Apple: offrire agli utenti strumenti sempre più potenti e versatili, capaci di abilitare nuove esperienze, dal streaming grafico avanzato alle funzionalità immersive di AR e VR, passando per applicazioni creative e professionali che sfruttano appieno la sinergia tra hardware e software.

Non meno importante è l’impatto che l’M5 avrà sull’ecosistema di sviluppo. Il supporto nativo in Metal 4 rappresenta un punto di svolta, offrendo agli sviluppatori l’opportunità di ottimizzare i propri modelli e sfruttare le potenzialità dei nuovi acceleratori neurali. Tuttavia, questo salto tecnologico richiede anche un adeguamento delle metodologie di sviluppo, una sfida che Apple affronta offrendo strumenti sempre più avanzati e documentazione dettagliata. Gli analisti sottolineano inoltre come il nuovo chip possa contribuire a una maggiore autonomia energetica e a una riduzione delle emissioni, in linea con l’ambizioso obiettivo di neutralità carbonica che l’azienda si è posta per il 2030.

Per chi utilizza quotidianamente i prodotti Apple, l’arrivo dell’M5 si tradurrà in un’esperienza utente ancora più fluida e performante, dove l’intelligenza artificiale diventa una presenza silenziosa ma fondamentale, capace di anticipare le esigenze e semplificare le attività più complesse. Dal fotoritocco professionale al gaming di nuova generazione, dalla realtà aumentata alle applicazioni di produttività, tutto diventa più veloce, più reattivo e, soprattutto, più sicuro grazie all’elaborazione on-device. In questo scenario, la sinergia tra Neural Engine, GPU e Neural Accelerator rappresenta il vero punto di forza di una piattaforma destinata a segnare il passo per l’intero settore.

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