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Il 2008 potrebbe, passare alla storia come l’anno d’oro di Apple: e il bello è che il merito non sarà del fin troppo chiacchierato
(dal quale, comunque, ci si aspettano vendite straordinarie) ma dal caro e vecchio Mac.
3 milioni di calcolatori venduti in un trimestre fiscale, con una previsione di oltre 10 milioni di computer venduti nel costo del 2008: le proiezioni sono di
, analista di RBC, che prevede una crescita year-over-year di oltre il 40%.
Il merito della straordinaria forza della piattaforma Mac sul mercato è da ricercarsi in diversi fattori: la
non è da sottovalutare, ma sono soprattutto le
e l’effetto halo di
e
a trainare la “voglia di Mac”, oltre all’azzeccatissima campagna pubblicitaria
.
Il sorpasso dei notebook rispetto ai desktop, poi, non è più una novità in casa Apple: oltre il 50% dei Mac venduti sarà, infatti, un laptop.
A questa analisi si aggiungono le più che rosee previsioni di
sul titolo
che, nonostante il difficile momento dei mercati internazionali, dovrebbe raggiungere nuovamente i 00 entro la fine dell’anno.
In coda a questi numeri arriva anche la chiosa dei uno dei più noti analisti del mondo Apple,
, secondo cui il rinnovamento di Apple iniziato nel 1997 con il ritorno di Steve Jobs si può considerare compiuto, con Cupertino tornata a contare anche nei numeri di vendita di computer.
Chi ricorda i tempi bui di MacOS 7, dei
e dei
faticherà davvero a credere a queste cifre…