44 dipendenti di una fabbrica di schermi per iPhone sporgono querela per avvelenamento


Guai in vista per la taiwanese Wintek, fondamentale fornitrice di componenti hardware per Apple, già capro espiatorio per il ritardo nella consegna dei primi iPad. 44 dei suoi dipendenti di una fabbrica di Suzhou, in Cina, hanno fatto causa all’azienda per avvelenamento da esalazioni di “esano“, mentre effettuavano operazioni legate alla produzione di iPhone.

I rischi per la salute che un simile tipo di intossicazione comporta sono gravissimi: dai danni al sistema nervoso alla paralisi parziale. I 44 che hanno già sporto querela sono solo una parte dei 62 che, a partire da agosto 2009, sono stati ricoverati in ospedale, tutti per lo stesso motivo. Accusano i dirigenti dell’azienda di aver fatto usare loro l’esano al posto dell’alcol, per pulire il vetro degli schermi per iPhone, in quando l’esano “asciuga prima e lascia meno segni sulla superficie”.

Di norma, in Cina, fatti del genere non lasciano troppe tracce sulla stampa internazionale. Vengono “gestiti dietro le quinte”, quando per “quinte” si intendono “strategie” dall’intimidazione in su. Questa volta, però, anche grazie ai violenti scioperi – in gennaio – dei lavoratori della fabbrica in questione, ha reso i lavoratori più coscienti del danno ricevuto, e più battaglieri.

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