The Brick è un blocco di alluminio


Dopo settimane di speculazioni su cosa potrebbe realmente essere il prodotto chiamato The Brick, 9to5Mac ha reso pubblica una personale spiegazione che potrebbe essere sufficientemente convincente da porre fine alla diatriba.

Seth Weintraub di 9to5mac sostiene che The Brick si riferirebbe al nuovo processo produttivo che a partire da un mattone (in inglese brick) di alluminio ricaverebbe la scocca di un MacBook, realizzando notebook che sono strutturalmente superiori a quelli odierni. La nuova catena utilizzerebbe laser e macchine di taglio a getto d’acqua che oggi vengono impiegate solo nella realizzazione di aerei o automobili sportive.

Utilizzando un unico blocco di alluminio per la scocca si evitano viti e saldature e di conseguenza l’eliminazione di “braccia umane” nel processo di assemblaggio: riduzione dei costi e dei difetti. La vera notizia tuttavia non riguarda propriamente le tecnologie utilizzare bensì il fatto che Apple non esternalizzerà la catena di produzione. In altri termini il processo produttivo sarà completamente a carico di Apple e non di aziende terze come quelle cinesi e taiwanesi.

A sostegno della propria teoria, l’autore ricorda che recentemente Peter Oppeinheimer, CFO di Apple, durante una conferenza dichiarò che “l’azienda continuerà a realizzare prodotti innovativi con i quali i rivali non saranno in grado di confrontarsi”. In questo modo si spiegherebbe l’utilizzo del termine The Brick e soprattutto l’immagine inviata alla redazione di 9to5Mac da un fonte vicina a Cupertino qualche giorno fa.

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