Apple Smart Home, niente profonda integrazione con iOS: è una semplice certificazione

Apple Smart Home non sarà un sistema di domotica centralizzato come si vociferava nei giorni scorsi; piuttosto, sarà un semplice sistema di certificazione basato sul brand 'Made for iPhone.'
Apple Smart Home non sarà un sistema di domotica centralizzato come si vociferava nei giorni scorsi; piuttosto, sarà un semplice sistema di certificazione basato sul brand 'Made for iPhone.'

[blogo-video provider_video_id=”7TOsFqqJgj4″ provider=”youtube” title=”Philips hue — Personal Wireless Lighting” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=7TOsFqqJgj4″]

Partiamo dalle poche certezze che abbiamo. Al WWDC 2014 che parte la prossima settimana Apple presenterà agli sviluppatori un qualche tipo di novità relativa alla gestione delle case smart; e si era arrivati addirittura a parlare di una sorta di tecnologia che facesse da trait d’union tra tutti i gadget della domotica già presenti sul mercato. In altre parole, una specie di piattaforma centralizzata che permettesse di unire sotto il medesimo tetto termostati, lampadine, serrature, sensori da giardino e climatizzatori di nuova generazione.

Leggi: iOS 8, il futuro della domotica si tinge di Apple e il futuro è già qui

Si tratta indubbiamente di una ipotesi suggestiva, ma anche molto complessa da attuare tutta insieme; ed ecco perché dobbiamo ridimensionare le aspettative e allungare un po’ i tempi. Le ultime indiscrezioni, infatti, confermano che non vedremo ancora nulla di tutto questo. Apple sta semplicemente mettendo a punto un nuovo programma di certificazione dei dispositivi e delle app presenti sul mercato. In sostanza, un banale “Made for iPhone” che permetta agli utenti di riconoscere al volo i prodotti nativamente compatibili coi propri gingilli iOS, e che faccia guadagnare ad Apple qualche spicciolo di royalties, né più né meno come avviene per i controller di gioco.

Leggi su Gadgetblog: Logitech Powershell, Moga Ace Power e Kazuyo: i primi tre controller MFi per iPhone


Ma c’è pure qualche chicca interessante. “Invece di preoccuparsi degli hub e di quel che potrebbe funzionare con gli altri dispositivi,” scrive Gigaom, “i consumatori possono cercare l’etichetta MFi e essere sicuri così di poter tirare su il proprio sistema di domotica e di controllarlo attraverso i dispositivi iOS. Tecnicamente è possibile che l’utente possa controllare alcune funzionalità direttamente da telefono o tablet senza aprire l’app specifica, oppure, è possibile che l’app giusta venga aperta in automatico a seconda dell’hardware presente in casa o in seguito a un comando vocale.”

Il che significa che non ci sarà alcun software Apple a gestire gingilli come il Nest o le Philips Hue; per questi prodotti occorrerà ancora l’app nativa. Cupertino però si concentrerà sui prodotti con WiFi integrato, e si vocifera anche del controllo vocale attraverso il Bluetooth.

Per fortuna, ne sapremo di più tra pochissimi giorni. Le danze si apriranno ufficialmente il prossimo lunedì 2 giugno, e noi di Melablog saremo presenti col consueto Live sul blog e via Twitter. Non mancate.

    Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti