App Store non ufficiale registra guadagni di 50.000


Lo store Cydia si avvicina rapidamente a quota 50.000 di guadagni partendo dalla sua apertura definitiva avvenuta circa quattro mesi fa. Il portale di applicazioni di terze parti per iPhone sbloccati ha registrato più di 50.000 vendite. Jay Freeman, il creatore di Cydia, dichiara che diversi sviluppatori avrebbero guadagnato più di 0.000 nella prima settimana di vendita, senza passare per l’ufficiale App Store di Apple.

Su ben altri binari viaggia l’App Store che agli inizi dello scorso mese ha superato i 1,5 miliardi di download e che ospita attualmente più di 65.000 titoli. Il popolare gioco Flick Fishing è stata la prima applicazione a raggiungere il milione di download.

Malgrado il regolamento per gli sviluppatori vieti implacabilmente la vendita di applicazioni sviluppate con iPhone SDK su portali diversi da App Store, esistono alcuni titoli disponibili contemporaneamente anche su Cydia: è il caso di Wolfenstein 3D.

Apple ha ricevuto pesanti critiche da un gran numero di sviluppatori, i quali sostengono che l’azienda non sia sufficientemente chiara circa il processo di approvazione delle applicazioni: in questi giorni a farne le spese è stata Google con la sua applicazione Voice; in questo momento è in corso un’indagine della FCC per fare chiarezza.

Gli sviluppatori sempre più scontenti stanno cominciando a valutare seriamente le possibilità offerte da Cydia o Rock Your Phone, che, sebbene non possano vantare la stessa base di utenti dello store ufficiale, rappresentano pur sempre una vetrina trasparente di vendita per le proprie applicazioni. Alcuni analisti, così come successo per il mercato delle console, prevedono che gli store non autorizzati contribuiranno a sostenere la domanda di iPhone ed iPod Touch, malgrado la perdita di introiti sulla vendita di applicazioni. A quanto pare l’esortazione a tratti apocalittica, escogitata da Apple per arginare il fenomeno dello sblocco, è servita a molto poco.

La situazione attuale è giunta a livelli gravi: le applicazioni si moltiplicano vertiginosamente ed il sistema di approvazione appare sempre più farraginoso. In tal senso non ci si aspetta nessun passo avanti da parte di Apple, la quale sempre più tende ad assomigliare, nelle politiche aziendali, a qualche vecchio sciacallo ora malconcio: Microsoft. Voi cosa ne pensate?

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