MacBook 13": davvero è una scelta "Pro"?


Con la “promozione” a MacBook Pro del 13″ in allumino, Apple ha operato una importante rimodulazione della propria offerta di laptop, ora costituita da un portatile a basso prezzo in policarbonato per il mercato consumer ed educational, uno ultrasottile per gli utenti con particolari esigenze di portabilità e 3 versioni per l’utenza professionale, nei canonici formati da 13″, 15″ e 17″, la cui vocazione è sottolineata dalla presenza di schermi di migliore qualità, batterie di lunga durata, connettività Firewire e slot “multimediali”.

Si tratta, riguardo questi ultimi, della ormai nota porta ExpressCard per il 17″, mentre il 13″ ed il 15″ guadagnano uno slot per schede di memoria SecureDigital, cosa che ha fatto sollevare il sopracciglio a non pochi osservatori: se non sussistono dubbi, infatti, che SD sia (con l’eccezione di Sony) de facto lo standard di archiviazione per videocamere e fotocamere di fascia consumer e si avvii a diventarlo anche per quella professionale, non si può ignorare che le reflex digitali di fascia professionale attualmente in commercio siano ancora saldamente ancorate al formato CompactFlash. Tra le 4 fotocamere top (Nikon D3X e D700, Canon 1D/DS e 5DMkII) solo la serie “1” è dotata di un doppio slot per accogliere anche le schede SD, ed il fatto che il MacBook Pro da 15″ sia da sempre la scelta di elezione per i fotografi professionisti fa assomigliare la scelta di Cupertino di non includere un doppio slot CF/SD ad una occasione persa.

Perplessità simili sono sollevate dalla già citata promozione del MacBook 13″ Unibody a Pro, decisione che spegne forse definitivamente il soglio cullato da molti utenti di vedere la nascita di un erede dell’apprezzatissimo Powerbook 12″: il ritorno della porta Firewire 800 e la possiiblità di installare dischi SSD fino a 256Gb non compensano l’indisponibilità, pure in BTO, di una scheda grafica più performante della GeForce 9400M, dettaglio che potrebbe tornare molto utile ai professionisti che dovessero necessitare di un prodotto dalle dimensioni ridotte per applicazioni particolarmente gravose in termini di prestazioni.

Concludendo, la nuova lineup, pur affetta da alcune idiosincrasie, rimane un’offerta di assoluta avanguardia nei confronti della concorrenza: abbiamo tuttavia il sospetto che molto presto si assisterà ad una nuova rimodulazione, magari con l’aggiunta di un inedito MacBook nella fascia di prezzo inferiore…

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