Il CEO di Huawei beccato con il suo iPad in aeroporto

Il CEO di Huawei è stato pizzicato in aeroporto con un tablet della concorrenza. Indovinate un po' di chi parliamo?
Il CEO di Huawei è stato pizzicato in aeroporto con un tablet della concorrenza. Indovinate un po' di chi parliamo?

C’è una foto che sta facendo milioni di condivisioni in Cina. Si tratta di Ren Zhengfei, il CEO di Huawei, fotografato in aeroporto con un tablet della concorrenza. Indovinate un po’ di chi parliamo?

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Sui social media sinofoni si sta diffondendo in queste ore l’immagine del CEO di Huawei durante i normali controlli di sicurezza aeroportuali. Mentre l’addetta passa in rassegna il suo bagaglio a mano, tuttavia, un particolare ha fatto drizzare le antenne del Web: la presenza di un iPad.

D’altro canto, la cosa non sorprende. Zhengfei ha sempre serbato un amore spassionato per la mela e non ha neppure mai tentato di nasconderlo. “Uno non può pensare in modo ristretto che l’amore per Huawei si traduca nell’amore per i telefoni di Huawei” aveva dichiarato TV cinese di Stato poco tempo fa. “L’iPhone ha un ottimo ecosistema e quando sono all’estero con la mia famiglia, acquisto sempre iPhone per loro.”

In occasione di un’intervista su Bloomberg, invece, aveva detto:

“Apple è la prima società al mondo. Se non ci fosse Apple, non di sarebbe l’Internet mobile. Senza Apple a mostrarci il mondo, non ne avremmo visto la bellezza. Apple è il mio insegnante, avanza di fronte a noi. Come studente, perché dovrei oppormi al mio insegnante? Non lo farei mai.”

Una passione condivisa evidentemente pure dal resto della famiglia, tant’è che anche sua figlia Meng Wanzhou -ex CFO Huawei- portava con sé un iPhone, un MacBook e un iPad quando è stata arrestata in Canada l’anno scorso per la presunta violazione delle sanzioni USA in Iran.

Due Pesi e Due Misure

Ma la notizia in realtà è un’altra. All’inizio dell’anno infatti Huawei ha modificato le politiche aziendali, imponendo ai dipendenti di utilizzare esclusivamente telefoni Android per postare su Twitter; due di essi sono stati addirittura strigliati e retrocessi di grado e stipendio.

Ci domandiamo dunque: è credibile una società il cui CEO agisce in modo (e lo rivendica con orgoglio) e i suoi dipendenti sono costretti ad agire in un altro? Ah, la coerenza.

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