Blocco Attivazione iOS, gli hacker hanno trovato il modo di eluderlo

Apple ha rimosso in fretta e furia, e senza spiegazioni, lo strumento di verifica online dello stato di blocco dei dispositivi iOS. Ora sappiamo perché: gli hacker hanno trovato il modo di eludere Activation Lock.
Apple ha rimosso in fretta e furia, e senza spiegazioni, lo strumento di verifica online dello stato di blocco dei dispositivi iOS. Ora sappiamo perché: gli hacker hanno trovato il modo di eludere Activation Lock.

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Apple ha rimosso in fretta e furia, e senza giustificazioni, lo strumento di verifica online dello stato di blocco dei dispositivi iOS. Ora forse sappiamo perché: gli hacker hanno trovato il modo di eludere Activation Lock. I vostri iPhone e iPad non sono più al sicuro.

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Andate al minuto 5:25 del video qui in alto e capirete di cosa parliamo. Lo strumento di verifica online messo su da Apple per controllare lo stato di attivazione dei dispositivi serviva per controllare che un eventuale dispositivo non fosse legato ad altri account; ciò permetteva di acquistare un usato Apple senza preoccupazioni (e senza dover tentare di ricontattare il vecchio proprietario per ottenere da lui le credenziali Apple originali).

Il fatto è che gli hacker hanno trovato il modo di sostituire il seriale di un dispositivo iOS bloccato con quello di un dispositivo libero, e lo strumento di verifica online genera una miniera di seriali sicuramente funzionanti: basta cambiare qualche lettera o numero a caso, e una volta trovato un seriale attivabile, riprogrammare i dispositivi rubati.

Il fatto è che quel seriale funzionante apparteneva ad un altro ignaro utente che, dall’oggi al domani, si ritrova con un dispositivo non più attivabile; e questo spiegherebbe tra l’altro il mistero degli iPhone 6s e 7 nuovi di zecca, usciti dalla fabbrica con il blocco già attivo su Apple ID sconosciuti.

Per il momento, Apple non ha ancora ufficialmente confermato la cosa, ma i pezzi si incastrano talmente bene che è difficile pensare ad altre spiegazioni.

Il procedimento messo a punto nel video richiede ovviamente un’elevata capacità tecnica, nonché l’uso di software e macchinari parecchio complessi; dunque non è qualcosa che si possa improvvisare, ma è chiaro che il problema deve aver messo allarme Cupertino. Ora esiste una falla, e va risolta. E per un istante, ci sono tornati in mente i negozi cinesi che portano la memoria di un iPhone da 16GB a 128GB con 55€ di spesa e mezz’ora di lavoro. Solo che stavolta è molto, molto peggio.

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