Monopolio dei Prezzi su App Store? Apple rischia una Class Action

Con una sentenza che ribalta la precedente, un giudice d'appello statunitense ha deciso l'ammissibilità dell'ipotesi: Apple potrebbe aver creato un monopolio illegale del mercato delle app. Si aprono le porte della Class Action.
Con una sentenza che ribalta la precedente, un giudice d'appello statunitense ha deciso l'ammissibilità dell'ipotesi: Apple potrebbe aver creato un monopolio illegale del mercato delle app. Si aprono le porte della Class Action.

Con una sentenza che ribalta la precedente, un giudice d’appello statunitense ha deciso l’ammissibilità dell’ipotesi: Apple potrebbe aver creato un monopolio illegale del mercato delle app. Si aprono le porte della Class Action.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/196556/app-store-rimossa-lapp-che-permette-di-ritrovare-gli-airpods”]Era un’idea geniale, ma a Cupertino non piaceva. E così, è stata rimossa da App Store l’app iOS che consente di ritrovare un auricolare AirPod smarrito.[/related]

Stando a quanto riportato da Reuters, la decisione del giudice ribalta una sentenza del 2013 che respingeva l’ammissibilità dell’accusa di monopolio nei confronti di Apple. Alcuni utenti, infatti, ritenevano che l’impossibilità di acquistare il software da altri store alternativi ad App Store limitasse la competizione e portasse a prezzi artificiosamente più alti.

Al tempo, era stata data ragione a Cupertino. I prezzi li decide lo sviluppatore: Apple ci mettono solo la piattaforma. Ma poiché, per l’acquisto del software, il referente di riferimento resta direttamente Apple, in appello le cose sono cambiate:

Se la sfida dovesse riuscire, la soluzione ovvia sarebbe costringere Apple a permettere l’acquisto delle applicazioni dovunque vogliano, il che potrebbe aprire il mercato e aiutare a calmierare i prezzi. L’altra alternativa è che Apple paghi i danni per i prezzi più alti del necessario praticati per mezzo del monopolio.

Sempreché si riuscisse a dimostrare la tesi del monopolio, si intende, perché non è affatto scontato. Senza contare le implicazioni di sicurezza che si aprirebbero come il vaso di Pandora, se il pubblico potesse installare software da qualunque fonte, affidabile o meno. Si prospettano mesi interessanti.

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