Il caricabatterie dell'iPhone è di qualità superiore

Un tecnico elettronico ha smontato un caricabatterie originale dell'iPhone e ha scoperto che è migliore di qualunque altro dispositivo simile sul mercato per qualità. Il prezzo resta comunque non giustificato.
Un tecnico elettronico ha smontato un caricabatterie originale dell'iPhone e ha scoperto che è migliore di qualunque altro dispositivo simile sul mercato per qualità. Il prezzo resta comunque non giustificato.


Ken Shirriff ha smontato nel dettaglio il caricabatterie dell’iPhone e ha fatto una scoperta sorprendente: Le sue componenti sono tutte di altissima qualità, e -figuriamoci se non era così- nasconderebbero un metodo innovativo per ricaricare e al contempo proteggere il dispositivo. Il prezzo sopra la media, tuttavia, è solo parzialmente giustificato.

L’Apple USB Power Adapter costa caro (30€. Perché esiste qualcosa che costi meno in un Apple Store?) ma è un concentrato di tecnologia, giura Shirriff. L’input AC viene infatti accuratamente processato da una circuiteria “sorprendentemente complessa e innovativa,” in grado di produrre i 5 volt richiesti dal telefono epurandoli da interferenze e dalle minime variazioni di intensità:

L’unità è un alimentatore a commutazione, in cui la corrente di input (AC) viene attivata e disattivata circa 70.000 volte al secondo dalla circuiteria interna, per ottenere l’esatto voltaggio necessario al dispositivi. Parlando più in generale, gli alimentatori a commutazione sono piccoli e generano piccole perdite di calore rispetto ai normali adattatori di rete. Molte società utilizzano alimentatori a commutazione per i propri dispositivi elettronici. Samsung, per esempio, usa la medesima tecnologia di base per i loro.

Eppure, neppure la concorrenza più agguerrita dedica la medesima attenzione ai dettagli: il gingillo con la mela, infatti, include due condensatori -e non uno, com’è prassi- oltre al filtro per l’output. Una sottigliezza che serve a eliminare il cosiddetto “60Hz hum” durante la riproduzione musicale. Senza contare che tutta la componentistica -distanziata ben oltre le raccomandazioni della fisica e della legge- è schermata e isolata a massa, così da assorbire ogni eventuale interferenza elettromagnetica. Inoltre, l’intera unità è progettata per impedire ai dispositivi Apple di funzionare in condizioni non ottimali o pericolose.

Ovviamente, il costo per produrre tanta tecnologia, soprattutto coi volumi di Cupertino, è prossimo allo zero o giù di lì. Il che significa “quasi tutti profitti” per la mela.Tuttavia, dopo aver studiato un clone del caricabatterie, il consiglio di Shirriff è di preferire sempre l’originale. L’unità oggetto della verifica, infatti, si è dimostrata “piccola, da quattro soldi e pericolosa.”

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