Brevetti: l'iPhone ti riconosce dalla voce


Un recente brevetto pubblicato dallo U.S. Patent and Trademark Office rivela che Apple è al lavoro su un sistema di riconoscimento vocale avanzato in grado non soltanto di fornire il controllo dei dispositivi, ma anche di riconoscere l’utente in base alle connotazioni fisiche della sua voce.

Intitolato “User Profiling for Voice Input Processing,” il brevetto in questione utilizza i comandi stessi dell’utente, espressi ad alto volume, per identificarlo e caricare di conseguenza le sue impostazioni personalizzate. Tale tecnologia sarà è in grado di comprendere espressioni più semplici come “Chiama Giacomo, cellulare” e altre infinitamente più complesse come “Trova la canzone più ascoltata con 4 stelle di giudizio e creata usando una playlist Genius” con una particolare vocazione per il linguaggio naturale di comandi come “Scegli una buona canzone e aggiungila al Party Mix.”

Una tale ricchezza si traduce, tuttavia, in librerie di comandi vocali gigantesche e in continua crescita; uno stato di cose non propriamente ottimale per dispositivi che hanno poco spazio a disposizione e ancora meno potere computazionale. L’idea di Apple, dunque, è di affibbiare un database diverso -e molto meno voluminoso- ad ogni utente, e qui entra in gioco la tecnologia di cui sopra. Un approccio che permetterebbe al telefono/tablet di imparare a conoscere i suoi utilizzatori quotidiani e rispondere meglio alle loro esigenze con contenuti/suggerimenti ad hoc.

Il brevetto risale al febbraio dell’anno scorso e porta in calce la firma di Allen P. Haughay.

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