Apple blinda iPhone e Mac con viti fuori standard


Secondo i ragazzi di iFixit, a Cupertino sarebbe in atto un piano mefistofelico per impedire agli utenti di curiosare nell’hardware Apple e magari farsi da sé qualche riparazione low cost. Tutti gli ultimi iPhone, MacBook, MacBook Pro e MacBook Air infatti (compresi quelli restituiti dall’assistenza) sono stati blindati con un nuovo formato di vite non standard ribattezzato “Pentalobe.” Niente panico, però, perché la soluzione è a portata di mouse.

L’intento è chiaro: Apple non ama che personale non autorizzato possa accedere ai segreti dei propri prodotti. Al pari del tostapane, che la massaia sostituisce in toto o porta all’assistenza certificata, un Mac andrebbe sempre consegnato al banco del Genius Bar, anche se alcune riparazioni (batteria, disco rigido) sono e restano oggettivamente alla portata di chiunque. Le nuove viti pentabolari ricordano molto le Torx, ma differenze di queste ultime possiede cinque inedite punte arrotondate (una sorta di lobi, per l’appunto). A riguardo, iFixit scrive:

Hanno scelto questo tipo di vite proprio perché è nuova, il che significa che i relativi cacciaviti sarebbero stati rari e costosi. Vergogna.

E in effetti, fino a non molto tempo fa tutti i prodotti sopraccitati erano commercializzati con normalissime viti Phillips; poi, però, è iniziata la transizione. Ovviamente, è questione di tempo prima che eBay venga letteralmente soverchiata da una slavina di cacciaviti specifici non ufficiali acquistabili per pochi Euro, e un set di strumenti specifico ribattezzato iPhone 4 Liberation Kit è già commercializzato dalla stessa iFixit. Ciò significa che già adesso è possibile mettere mano ai propri dispositivi con la mela senza la necessità di essere (o conoscere) un tecnico Apple certificato.

La tendenza a sigillare telefoni e computer con questi escamotages risale al 2009: già al tempo, per esempio, i nuovi MacBook Pro rendevano difficile sostituire la batteria a causa dell’introduzione di viti Torx Plus, e da allora la strada è segnata. Una tendenza ormai consolidata che, secondo il CEO di iFixit Kyle Wiens, fa tutta parte di un “piano strategico di Apple per aumentare il tasso di obsolescenza del loro hardware.” Ma speriamo pure di no.

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