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Non solo la famosa
, ma anche una vera e propria “Guerra Santa” di Apple contro Google: era quella che nel 2011 Steve Jobs in persona indicava in un proprio messaggio email, uscito alla luce nel corso del
che vede protagoniste l’azienda di Cupertino e Samsung.
Nella nuova corrispondenza di Jobs, il fondatore di Apple metteva come punto all’ordine del giorno in una riunione “2011: Holy War with Google”, preoccupandosi allo stesso tempo di progressi dell’azienda di Mountain View e di Microsoft nei confronti della capacità di sincronizzare dispositivi diversi in materia di contatti, foto, video e altri contenuti presenti su di essi. Nei messaggi, Steve Jobs si preoccupava anche di legare maggiormente l’utenza Apple ai propri prodotti: per farlo, la strada da lui indicata prevedeva un legame maggiore tra i vari dispositivi, grazie al quale i fan della mela morsicata non avrebbero potuto (e, si spera, voluto) acquistare dalla concorrenza.
iOS dietro Android
Dalle email di Steve Jobs, di cui parla il
, arriva anche quella che secondo l’allora CEO di Apple era la necessità di recuperare su Android con iOS, nelle aree dove a suo giudizio il software di sistema della sua azienda si trovava a rincorrere: notifiche, tethering e parlato, in quest’ultimo caso naturalmente attraverso Siri, presentato da Tim Cook il 4 ottobre 2011.
A questo punto, vi stupirà forse sapere che è stata Samsung a portare nelle aule di tribunale i messaggi di Steve Jobs, come prova a conforto della propria strategia difensiva: secondo l’azienda coreana, infatti, la guerra reale di Apple sarebbe contro Google, che avrebbe a sua volta sviluppato indipendentemente le funzionalità descritte da quattro dei cinque brevetti tirati in ballo da Cupertino. Secondo Samsung, dunque, la società californiana starebbe solo puntando a lei come maggiore produttrice di dispositivi Android. Affermazioni che non sono andate giù ad Apple, che tramite il suo avvocato Harold McElhinny ha replicato prontamente:
“Non fatevi fuorviare. Questo caso non è legato a Google.”
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