Apple A7 a 64 bit: Qualcomm si rimangia il tutto

Con una piroetta improvvisa, Qualcomm si rimangia tutto. Aveva dichiarato che i 64 bit del processore Apple A7 erano una semplice operazione di marketing.
Con una piroetta improvvisa, Qualcomm si rimangia tutto. Aveva dichiarato che i 64 bit del processore Apple A7 erano una semplice operazione di marketing.

Aggiornamento del 9 ottobre 2013, a cura di Giacomo Martiradonna.

La scorsa settimana, Anand Chandrasekher -il responsabile del marketing di Qualcomm- ha affermato con nonchalance che chip A7 a 64 bit adottato negli iPhone 5s non sia altro che un volgare “trucchetto del marketing,” un escamotage della comunicazione senza alcun valore aggiunto dal punto di vista dell’utenza.

Una posizione quantomeno curiosa visto che, sui 64 bit, sta investendo anche Qualcomm stessa. E infatti, puntuale come un orologio svizzero, ecco la smentita con agile piroetta. L’ha pubblicata per primo Macworld:

“I commenti fatti da Anand Chandrasekher, il CMO di Qualcomm, circa il computing a 64 bit computing erano imprecise,” ha affermato un portavoce Qualcomm in una mail. “L’ecosistema mobile hardware e software si sta già muovendo nella direzione dei 64 bit; inoltre, l’evoluzione a 64 bit porterà l’esperienza utente e la potenza dei computer Desktop sul mobile, consentendo così ai processori e al software mobile di far girare nuove classi di dispositivi di computing.”

Niente di veramente grave, alla fin fine. La società si è accorta di aver diffuso un messaggio che apparentemente attacca un concorrente, ma che in pratica svilisce anche il suo core business, ma che vuoi che sia. Tutto si è risolto quindi con una brutta figura, uno scivolone d’immagine e un rapido dietrofront. Che sia la nuova moda del momento tra i manager d’impresa?

Apple A7 a 64 bit: secondo Qualcomm è un “trucchetto del marketing”

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Anand Chandrasekher, il responsabile del marketing di Qualcomm, ha puntato il dito contro il chip A7 a 64 bit adottato negli iPhone 5s; contrariamente a quanto affermato da Cupertino, infatti, si tratterebbe semplicemente di un “trucchetto del marketing,” un concentrato di fumo senza arrosto incapace di portare il “benché minimo vantaggio all’utenza.” Lo ha rivelato in una recente intervista a Techworld.

Sebbene tecnicamente i processori ARMv8 a 64 bit esistano dal 2011, di fatto l’A7 di Apple è il primo derivato a fare capolino sul mercato consumer. Ma per Chandrasekher, la leggenda non tiene il passo coi fatti:

“So che c’è molto chiacchiericcio riguardo i 64 bit del nuovo A7 di Apple. […] Credo che stiano mettendo in campo un trucchetto da marketing. Non c’è il benché minimo vantaggio per l’utenza.” Un vantaggio dei 64 bit è la possibilità di indirizzare più memoria, ma ciò è irrilevante nei tablet e negli smartphone odierni, ha spiegato Chandrasekher. L’iPhone 5s ha solo 1 GB di DRAM.
“Per lo più […] ha un senso oltre i 4GB. Questo è quanto. Non ce n’è davvero bisogno per le prestazioni, e i tipi di applicazioni in cui vengono coinvolti i 64 bit sono per soprattutto le applicazioni voluminose di classe server.”

E il fatto che anche Qualcomm stia lavorando ad un chip mobile da 64 bit è puramente casuale; i loro 64 bit, ci assicura, porterà vantaggi esclusivamente dal punto di vista dell’ottimizzazione e del design, più che lato utente. Qualcuno, tuttavia, dissente dalle conclusioni di Chandrasekher.

Mike Ash, per esempio, ha condotto un’approfondita serie di test sull’A7 concludendo che i 64 bit di Apple siano “tutt’altro che un trucchetto del marketing,” anche se non rappresentano neppure unas “incredibile trovata che permetta una nuova classe di applicazioni.” La verità, scrive, sta nel mezzo:

Il semplice fatto di passare ai 64 bit fa poco o niente. In qualche caso dà un po’ di velocità in più nella computazione, un po’ di memoria in più per i programmi e rende certe tecniche di programmazione più pratiche. Nel suo complesso, non è una cosa mostruosamente significativa. […] Ciò detto, ARM64 è una gradita aggiunta all’hardware di Apple. Sapevamo che sarebbe arrivata prima o poi, ma non così presto. Ma è arrivata ora, e questo è grandioso.

E voi che ne pensate? I 64 bit vi invoglierebbero all’acquisto, o sono altre le caratteristiche tecniche che vi spingono tra le braccia dell’iPhone 5s? Ditecelo nei commenti, sulla nostra pagina Facebook o su Twitter.

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