Magic Mouse: le prime impressioni d'uso

Magic Mouse: le prime impressioni d'uso


Subito dopo l’annuncio del nuovo dispositivo di puntamento wireless multi-touch Apple, il Magic Mouse, i pensieri degli utenti sono probabilmente stati due. Primo, questo è ciò che il Mighty Mouse avrebbe dovuto essere sin dal day 1 e, secondo, funziona bene? La risposta a questa domanda, è nelle righe che seguono.

Innanzitutto, chi si aspettava di trovarci dentro tecnologia aliena e componentistica proveniente dal 3012 resterà deluso: il rituale disassemblaggio di iFixit disvela un case in alluminio, sovrastato da un altro in policarbonato. Dentro, una piccola scheda madre connessa al pannello multi-touch.

Per quanto riguarda le impressioni d’uso vere e proprie, sebbene considerato generalmente bello, solido e piacevole, in molti esprimono qualche perplessità sulle sue funzionalità. Per esempio, Gizmodo sostiene che Magic Mouse sia “strano” poiché i gesture che contempla sono diversi da quelli supportati in un MacBook Pro. Niente dita a pinza per lo zoom, per esempio, e se sul portatile usiamo due dita per effettuare lo scrolling delle pagine, sul mouse ne basta una; dopotutto, per spostare il cursore usiamo già tutta la mano. A parte questo, tuttavia, e a differenza del Mighty Mouse, sembra che la differenziazione tra tasto destro e sinistro funzioni meglio che in precedenza.

A riguardo, invece, Cnet è meno clemente e sostiene che, sebbene “esteticamente perfetto”, il Magic Mouse sia meno comodo da usare di altri modelli. Per esempio, risulta molto difficile eseguire movimenti orizzontali a due dita (per il fast farward, per esempio) sulla superficie tenendo al contempo fermo il mouse: spesso, si finisce col muovere il cursore involontariamente. Più interessante invece il fatto che è in grado di riconoscere la velocità con cui muoviamo il dito, e può accordare lo scrolling di conseguenza.

E’ opinione di Engadget che, quanto a usabilità, il trackpad dei portatili Apple resta pur sempre superiore a Magic Mouse, ma aggiunge anche che quest’ultimo si colloca indubbiamente al di sopra del Mighty Mouse, la cui tendenza a perdere qualche clic è nota a tutti gli utenti.

Insomma, il nuovo mouse di Apple sembra un prodotto valido, certamente migliore del suo predecessore, e data la sua natura estremamente innovativa, è probabile che richieda un po’ d’addestramento prima di diventare realmente produttivo. L’ultima parola a riguardo però, come si conviene in questi casi, spetta all’utente: e magari è proprio tempo di fare una visita all’Apple Store.

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