Nuovi iMac: RAM non sostituibile, HD a 5200 rpm e "trucchi ottici"

I nuovi iMac sono semplicemente spettacolari. Ma hanno delle limitazioni piuttosto importanti; non sono così sottili come sembrano, e soprattutto non tutte le varianti hanno i vani RAM accessibili.
I nuovi iMac sono semplicemente spettacolari. Ma hanno delle limitazioni piuttosto importanti; non sono così sottili come sembrano, e soprattutto non tutte le varianti hanno i vani RAM accessibili.

Il nuovo iMac presentato ieri sera all’evento speciale di Apple ha fatto davvero breccia. Per stile e potenza non esistono eguali sul mercato, ma non è tutto oro quel che luccica: la sensazione di estrema sottigliezza è infatti frutto di un “trucco” ottico, ma soprattutto, non si può sostituire a mano la RAM sui modelli base.

In generale, il nuovo iMac è una meraviglia di ingegneria rispetto ai predecessori. Occupa il 40% di volume in meno, ha uno schermo che riflette il 75% di luce in meno, vanta prestazioni grafiche superiori del 60% e, volendo, può essere dotato di Fusion Drive con SSD da 128 GB affiancato da 1 -oppure 3- TB di HDD tradizionale. Sul versante della memoria, viene nominalmente corredato da un minimo di 8GB di RAM DDR3 a 1600 MHz espandibili fino a 16GB nel modello da 21,5″ e 32GB in quello da 27″. Tuttavia basta dare un’occhiata alle specifiche tecniche ufficiali per rendersi conto del problema: i banchi di RAM sono “accessibili dall’utente” solo sul modello da 27″. Sugli entry level si può soltanto chiedere più RAM solo al momento dell’ordine.

Inoltre, proprio per l’estrema sottigliezza del computer, il disco rigido di base nell’iMac da 21,5″ è sì da 1TB, ma ha una velocità di rotazione di appena 5400 giri/min, come sui vecchi portatili. Motivo per cui, se decidete di prenderne uno, ordinate come opzione quanto meno il Fusion Drive, altrimenti saranno dolori. Nulla da segnalare invece sul 27″, il cui disco va a 7200 giri/min anche in versione base.

Ma c’è anche un’altra piccola anomalia che occorre segnalare, e di cui ci eravamo resi conto già ieri sera, osservando l’angolo immutabile con cui il marketing di Cupertino fotografa i nuovi iMac. Lo spiega The Verge:

Eccolo qui, il sottilissimo iMac – e in effetti è molto sottile. Apple sta usando una cover posteriore bombata ridicolmente aggressiva per far apparire i bordi quasi impossibilmente sottili, almeno fino a quando non volgi lo sguardo sul retro e scopri l’arcano: a quel punto, la vera profondità della macchina è evidente. Si tratta d’un trucco, ma incredibilmente funzionale, specialmente sul modello da 27″. […]

Ovviamente, questo non modifica la nostra opinione di massima: il nuovo iMac è e resta uno dei migliori prodotti mai commercializzati dalla mela. Le indicazioni che vi abbiamo fornito, però, torneranno utili per aggiustare un po’ il tiro nel caso in cui abbiate intenzione di acquistarne uno. Viste le limitazioni, infatti, sarà necessaria un po’ più di pianificazione rispetto al solito.

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