/https://www.melablog.it/app/uploads/sites/2/2012/03/p16873-620x350-1.jpg)
La Cina, per Cupertino, rappresenta da una parte la casa di molte aziende fornitrici, come la
, dall’altra una feconda terra di cause legali, le più famose delle quali vedono coinvolta, oltre ad Apple, la ormai mitica
. Senza dimenticare il fatto che il Paese di Mezzo rappresenta un mercato dalle enormi potenzialità.
Ed è proprio per quest’ultimo motivo che Microsoft in Cina punta al bersaglio grosso:
, Simon Leung, CEO Microsoft per la Cina, ha detto, in riferimento al fatto che i partner di Redmond (Nokia, Samsung e ZTE) continueranno a proporre smartphone a prezzi molto più bassi rispetto a quelli di iPhone, che
“Continueremo ad abbassare i prezzi. Il nostro obiettivo è raggiungere la prima posizione, anche perché raggiungere la seconda posizione non è un vero e proprio obiettivo.”
Strategia chiara, insomma. Prezzi popolari per battere il Melafonino: dai circa 5000 yuan (600 euro) di un iPhone si passerà, secondo le previsioni di Redmond, ai circa 1000 (120 euro) di uno smartphone equipaggiato con il sistema operativo Microsoft. E il futuro non sembra sorridere ad Apple: mentre quest’anno è previsto che la casa di Redmond resti dietro come quota di mercato cinese degli smartphone rispetto ad Apple (7,5% contro 12%), nel 2013 la quota di mercato di Microsoft dovrebbe toccare quota 15% e quella di Apple il 13%. Android manterrebbe la prima posizione con il 66%.
Il punto di forza di Microsoft sembra essere, tra le altre cose, la possibilità per i consumatori di scegliere tra una vasta gamma di prodotti con prezzi molto diversi tra loro. Ma le brutte notizie per Apple non sono finite qui. Previsioni per il 2016: Android prima con il 60% della quota di mercato cinese degli smartphone, Windows phone al secondo posto con il 20% e Apple terza con il 16%. Certo, sono previsioni che devono essere confermate dai fatti ma, forse, a Cupertino qualcuno sta iniziando a preoccuparsi.