Game Center: in cantiere il clone su Android

Per tentare di portare un po' di vitalità nel ristagnante mercato del gaming su Android, Google si gioca la carta dell'emulazione. E così, mette in cantiere un'app in tutto e per tutto simile a Game Center su iOS.
Per tentare di portare un po' di vitalità nel ristagnante mercato del gaming su Android, Google si gioca la carta dell'emulazione. E così, mette in cantiere un'app in tutto e per tutto simile a Game Center su iOS.


Un’altra delle feature distintive dell’iPhone sta per essere usata a mo’ d’ispirazione dalla concorrenza. Secondo le indiscrezioni raccolte da Business Insider, Google starebbe lavorando ad un’app nativa per Android in grado di connettere gli utenti come in un social network ma completamente basato sul gaming, sulle classifiche e sull’interazione tra giocatori. Esatto, niente di più e niente di meno che il Game Center di Cupertino.

Attualmente, gli sviluppatori Android sono costretti ad avvalersi di una gran varietà di soluzioni di terze parti -ad esempio OpenFeint– per implementare nei propri titoli funzionalità social; e vista l’importanza che il gaming ha avuto nel decretare il successo dei dispositivi iOS, a Mountain View devono aver deciso di battere la medesima via:

Google sta lavorando ad un’app navita per Android simile a Game Center, un’app per iPhone che connette i giocatori di gran parte dei giochi per iOS, secondo una persona familiare coi piani. Si tratta d’un software chiave che si rivela fondamentale per rendere Google un candidato alla corsa nel crescente mercato dei giochi in mobilità. Il software di Google includerà un sistema di “Successi” social, con trofei e premi dopo il raggiungimento di determinati obiettivi. Includerà anche una bacheca (“leaderboard”) coi risultati degli amici.

E visto che Larry Page sta spingendo molto per un’integrazione più fitta tra i servizi con la G, l’unica vera differenza con l’app di Cupertino sarà la probabile integrazione con Google+. Ciò dovrebbe bastare a rallentare l’avanzata di iOS:

“Stanno cominciando a capire veramente tutte le necessità e gli interventi necessari per rendere i giochi un vero successo” ha affermato una fonte dell’industria vicina agli sviluppatori. “In tempi recentissimi, tipo un anno fa, ciò non faceva parte del loro DNA istituzionale, ma credo che ora ci siano arrivati.”

Certo che se la soluzione consisteva semplicemente nell’imitazione di Apple, che dire: forse potevano arrivarci anche un po’ prima.

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