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Dal 22 settembre 2025, gli utenti che hanno installato iOS 26 sul proprio iPhone non potranno tornare indietro a iOS 18.6.2.
Apple ha sempre utilizzato il meccanismo della firma per garantire che ogni installazione di sistema operativo sia autentica e sicura. La scelta di interrompere la firma di iOS 18.6.2 non è casuale: si tratta di una mossa studiata per spingere gli utenti verso il nuovo aggiornamento, riducendo al minimo l’esposizione a vulnerabilità note. In un’epoca in cui la sicurezza è tutto, l’azienda di Cupertino preferisce tagliare i ponti con il passato, anche a costo di scontentare una fetta di utenti affezionati alle vecchie versioni.
L’arrivo di iOS 26 segna una vera e propria rivoluzione, a partire dal nuovo look & feel chiamato Liquid Glass. L’interfaccia si fa più fluida, traslucida e moderna, con effetti grafici che non passano inosservati. Ma la vera svolta è sotto il cofano: il sistema integra una serie di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale che promettono di cambiare radicalmente il modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi. Non si tratta solo di una questione estetica: l’impatto si fa sentire anche nell’ecosistema auto, dove l’integrazione con i sistemi di infotainment e le funzioni smart del veicolo diventa sempre più stretta.
Le opinioni, come spesso accade, sono contrastanti. Da una parte c’è chi applaude all’innovazione e non vede l’ora di provare le nuove funzionalità basate sull’AI e l’interfaccia Liquid Glass; dall’altra, c’è chi teme di ritrovarsi con un sistema meno performante.
Con il blocco dei downgrade, la pianificazione degli aggiornamenti software diventa un fattore chiave. Decidere se adottare subito iOS 26 o rimanere su versioni precedenti fino a quando saranno supportate non è più solo una questione di preferenze personali, ma un vero e proprio esercizio di strategia. In un mondo sempre più connesso, dove ogni dettaglio può fare la differenza, essere informati e preparati è la miglior difesa contro gli imprevisti della tecnologia.