Altro che Touch ID: onde cerebrali per sbloccare iPhone

Gli scienziati stanno lavorando ad un sistema di riconoscimento infinitamente più preciso di quello biometrico: si basa sulle onde cerebrali.
Gli scienziati stanno lavorando ad un sistema di riconoscimento infinitamente più preciso di quello biometrico: si basa sulle onde cerebrali.
Altro che Touch ID: onde cerebrali per sbloccare iPhone

In principio era la memoria; per sbloccare iPhone, infatti, era necessario scegliere e rammentare ogni volta un codice di sblocco di quattro cifre. Poi è arrivato il Touch ID a semplificarci la vita, col riconoscimento delle impronte digitali. Il prossimo passo? Le onde cerebrali, naturalmente.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/155066/iphone-7-con-chip-wireless-intel-ultraveloce-nel-2016″]Dell’iPhone 6s già sappiamo che sarà praticamente uguale a quella attuale, ma introdurrà una nuova opzione di colore e il Force Touch. L’iPhone 7, previsto per l’anno 2016, promette grosse novità.[/related]

È opinione di Blair Armstrong del Basque Center on Cognition, Brain, and Language, che in futuro utilizzeremo tecniche di riconoscimento molto più sofisticate dei dati biometrici e basate sulla risposta del cervello a determinati stimoli.

[quote layout=”big” cite=” Kevin Bowyer, University of Notre Dame, Indiana (USA)]”Questa tecnica allarga i confini di quella che chiamiamo biometrica”[/quote]

Le parole hanno significati differenti per ognuno di noi, e dunque producono impronte elettrochimiche che variano da individuo a individuo e che risultano uniche, proprio come le impronte digitali. L’idea è di far leggere all’utente acronimi tipo FBI, DVD e così via, e di osservare le onde cerebrali tipiche che scaturiscono; infine si utilizza quei segnali per proteggere documenti e dispositivi.

Il sistema non è ancora perfetto, per almeno due ragioni; prima di tutto, ha bisogno di elettrodi per funzionare, e poi possiede all’incirca il 94% di affidabilità. Insomma, non è ancora sufficientemente pratico né attendibile per essere implementato su larga scala; ciononostante, è potenzialmente molto più preciso di polpastrelli e retine, e si potrebbe comunque abbinarlo ai meccanismi di riconoscimento esistenti per irrobustirne la sicurezza.

Fino a quando però non si riuscirà ad ottenere una lettura decente dei valori cerebrali senza doversi appiccicare elettrodi sullo scalpo, tuttavia, Apple non potrà implementare questa tecnologia su iPhone. E visto quanto c’è ancora da studiare sull’argomento, mettiamoci pure una pietra sopra: con iPhone 6s e iPhone 7 ci dovremo contentare ancora del Touch ID.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti