iBeer: 20mila dollari al giorno per il creatore della famosa app

Cifre stratosferiche per la mente dietro iBeer, tra le prime app ad approdare su App Store nel 2008.
Cifre stratosferiche per la mente dietro iBeer, tra le prime app ad approdare su App Store nel 2008.

Oggi App Store offre un catalogo sconfinato: c’è un app praticamente per tutto. Alcune sono utili, altre addirittura fondamentali per la vita di tutti i giorni. In questo mare magnum di proposte c’è il rischio di perdersi, nel 2008 invece la situazione era ben diversa. Lo store digitale aveva da poco aperto le sue porte agli utenti, le applicazioni disponibili erano poche e non avevano poi chissà quale utilità. Tra queste, la popolarissima iBeer.

Nel 2008, anno di inaugurazione di App Store, quasi tutti i possessori di un iPhone o un iPod Touch si divertivano a stupire amici e parenti con una “magia“: facevano finta di bere birra direttamente dal dispositivo Apple. L’effetto wow era garantito dall’accelerometro integrato nei device, che consentiva alla bibita di muoversi in modo naturale in base ai gesti della mano.

Su iBeer c’è la firma di Steve Sheraton, un mago di professione che nel momento di maggior successo della sua applicazione riusciva a guadagnare circa 20mila dollari al giorno.

Durante il periodo di massimo splendore, la Hottrix [società fondata da Sheraton] guadagnava dai 10.000 ai 20.000 dollari al giorno.

Ma c’erano anche dei contro:

L’improvvisa ed enorme popolarità dell’app e quello stile di vita – insieme a tutta la pubblicità e lo stress che ne derivavano – formano insieme una valanga che può distruggere le persone.

Oggi iBeer è di proprietà della vecchia azienda di Sheraton, la Hottrix. Sheraton vive in Spagna e realizza applicazioni per i maghi, un mercato che ama e che egli stesso definisce “di nicchia”.

Prima di iBeer

Come racconta il magazine Mel, l’idea è venuta in mente a Sheraton prima dell’avvento di App Store. Un antenato di iBeer, ma con il caffè, giunse addirittura sul Palm Pilot del 1997.

Ho realizzato la prima interazione di questo meccanismo per il Palm Pilot, si chiamava E-spresso. Avevo trasformato il piccolo schermo monocromatico in una tazza di caffè, ma dato che non avevo un accelerometro, ho pensato di realizzare un video con cui sincronizzare i propri movimenti.

Nel 2007 (App Store nasce nel 2008) un altro video, e questa volta per iPhone e con la birra. Visto il successo ottenuto sul web, Sheraton ebbe la grande idea di renderlo acquistabile su iTunes al prezzo di 2,99 dollari.

Si trattava di un breve video che le persone dovevano scaricare tramite iTunes. Grazie a questo video, al tempo guadagnavo circa 2.000 dollari al giorno.

Nostlagici? iBeer è ancora su App Store, ed è gratuita.

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