Apple rumor: quello che c'è dietro e il loro ruolo per l'azienda di Cupertino


Apple non ha eguali per quanto riguarda l’attenzione e la smisurata ricerca per le indiscrezioni, le notizie ufficiose, i rumor, che ruotano attorno ai suoi prodotti. Le parole di Steve Jobs (o Schiller) ad un keynote suonano, per i più fanatici, quasi come annunciazioni divine e sono spesso seguite da applausi e grida, semplicemente per la presentazione di quei nuovi device che saranno in poche settimane oggetti di culto.

Il rumor e l’attenzione che gravita attorno ad esso rappresentano, dunque, un binomio fondamentale dell’aspetto comunicativo che caratterizza Apple, la quale ha saputo far nascere e crescere tale fenomeno optando per una quasi totale assenza di una comunicazione aziendale ufficiale. Apple, a differenza dei suoi diretti competitor, non ha un blog ufficiale nel quale dà le notizie, pubblica risultati oppure comunica direttamente le proprie informazioni. Si limita ad utilizzare il proprio sito sul quale pubblica poche comunicati stampa dalla sua pagina dedicata o, in pochi casi, pubblica pagine di supporto per offrire una prima risposta ad un problema riscontrato da molti, ma nulla più. “Ci pensa la Rete a farlo per noi”, avranno pensato a Cupertino.

Se alle informazioni riguardanti Apple ci pensano blog e forum, è lecito domandarsi quale sia il “segreto” di Apple per rendere ogni prodotto un successo, sia in termini di vendite che di percezione sociale da parte della gente.
La commercializzazione di un singolo dispositivo, sia esso il nuovo modelllo di iPhone con proiettore, l’iPod Touch con fotocamera integrata o l’Apple Tablet, è il punto finale di anni di ricerca e sviluppo che Apple ha svolto, basandosi su richieste del mercato, idee del reparto creativo, proiezioni di analisti interni e chissà quali altri fattori. Quello che sta dietro alla realizzazione di un prodotto è, in altre parole, una commistione di elementi che nessuno può indicare precisamente nella loro completezza.

Nessuno tranne Nitrozac e Shaggy, i quali hanno capito come fa Apple a creare il prodotto giusto nel momento giusto. Ed è più semplice di quanto si avesse potuto immaginare.

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