iTunes Store: presto in tutta Europa?


Grazie ad un importante intervento della Comunità Europea, presto il sistema di licenze in Europa sarà uniformato a tutti gli stati membri con provvedimenti paneuropei che semplificheranno le cose a realtà come l’iTunes Store che, dunque, potrà finalmente aprire in tutti i paesi dell’Unione.

Il più grosso ostacolo per Apple e le altre società che operano nel segmento della distribuzione digitale è sempre stato la storica frammentazione della gestione dei diritti all’interno dei diversi stati della Comunità Europea. Per porla con le parole di Neelie Kroes, commissario europeo per l’antitrust, la faccenda è semplice:


Perché è possibile comprare un CD da un rivenditore online e farselo recapitare ovunque in Europa, ma non è possibile acquistare la stessa musica attraverso un download digitale con la stessa facilità? Perché i servizi paneuropei trovano tanto difficile ottenere licenze paneuropee? Perché i nuovi, innovativi servizi devono scontrarsi con un muro del genere?

La notizia è che finalmente la SACEM, l’equivalente francese della nostra SIAE e gestore di 120.000 artisti, si è unita all’ente belga e a quello olandese nel dirsi favorevole ad abbracciare i nuovi modelli di licenza sovranazionali. Anche EMI, eccezionalmente all’avanguardia tra le etichette (è stata la prima ad abbandonare i DRM), ha espresso opinione favorevole sui nuovi modelli e si è aggiunta al coro.

Se le società di gestione dei diritti sapranno adattarsi ad Internet ed al mutato contesto dell’intrattenimento digitale, se sapranno uscire fuori dal microcosmo in si cui sono autoconfinate, e se saranno in grado di introdurre la necessaria flessibilità negli schemi di remunerazione degli artisti, allora cadranno finalmente le barriere che impediscono agli utenti di beneficiare di tutte le innovazione e le opportunità offerte dal Web.

Ci siamo quasi: basta solo che se ne convincano tutti.

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