Google penalizza i link ad App Store nei risultati di ricerca?

Nei risultati delle query su Google, da qualche tempo a questa parte, i link ad App Store stanno subendo un downranking; slittano cioè in fondo all'elenco o addirittura su altre pagine. La spiegazione ufficiale: è un inconveniente tecnico.
Nei risultati delle query su Google, da qualche tempo a questa parte, i link ad App Store stanno subendo un downranking; slittano cioè in fondo all'elenco o addirittura su altre pagine. La spiegazione ufficiale: è un inconveniente tecnico.

Fateci caso. Andate su Google, inserite qualcosa tipo “Whatsapp” oppure “Whatsapp iPhone” e osservate: tra i primi risultati non troverete i collegamenti ad iTunes Store come in passato. E lo stesso fenomeno sembra verificarsi con altri titoli egualmente noti come Facebook o Twitter per iOS, e perfino con gli stessi Keynote e Numbers di Apple.

Risultati di varia natura invece sembrano emergere se si abbina al nome dell’app il termine iTunes. E così, per esempio, se nei nostri test “Whatsapp iTunes” genera un link all’App Store in prima posizione, “Keynote iTunes” produce tutt’altro effetto. Nel caso di “Numbers iPhone”, per trovare un collegamento all’App Store norvegese ci sono volute 3 pagine fitte di risultati, e la localizzazione in italiano non compare neppure tra le prime 10. Di lì in poi, onestamente ci siamo arresi.

Curiosamente, lo stesso esperimento coi termini “Temple Run: Oz iPhone” ottiene l’URL agognato, e proprio in testa alla classifica. In generale, l’aggiunta del termine “iTunes” aiuta a ottimizzare la query, ma come sottolinea anche TechCrunch, non è una garanzia assoluta:

Nella maggior parte dei casi, l’aggiunta di “iTunes” funziona per trovare gli ULR desiderati, sia che siate loggati sui servizi di Google che no. Sono le altre tipologie di ricerche che sono difficili, ed è difficile anche individuare il momento esatto in cui tutto ciò ha avuto inizio. Poiché Google raffina costantemente i suoi algoritmi, e dato che moltissimi utenti sono perennemente loggati su Google, le migliorie al motore di ricerca non vengono mai individuate immediatamente, a meno che un URL non venga vietato tout court, per una precisa volontà o per errore.

Parlando a The Verge, un portavoce Google ha spiegato il tutto con alcuni problemi nel “reperimento delle pagine dai Web server di iTunes.” Una soluzione al problema, ha chiosato, arriverà a brevissimo.

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