Apple taglia un fornitore coinvolto in 74 casi di lavoro minorile

Apple pubblica il suo Supplier Responsibility Progress Report, dal quale emerge l'interruzione con uno dei fornitori a causa del lavoro minorile.
Apple pubblica il suo Supplier Responsibility Progress Report, dal quale emerge l'interruzione con uno dei fornitori a causa del lavoro minorile.

Apple ha pubblicato il suo documento annuale Supplier Responsibility Progress Report, all’interno del quale vengono dettagliate tutte le attività dell’azienda nel controllare e gestire le società esterne che contribuiscono alla realizzazione dei suoi dispositivi.

Tra le varie notizie provenienti dal report, spicca sicuramente l’interruzione del rapporto con Guangdong Real Faith Pingzhou Electronics, a causa di quelle che sarebbero stati 74 casi di lavoro minorile nel corso del 2012: la scoperta avrebbe riguardato un vero e proprio giro illegale, partito dall’agenzia di risorse umane Shenzhen Quanshun che avrebbe anche aiutato le famiglie dei minori coinvolti a falsificare i documenti.

Nel dettaglio, ecco la politica di Apple nei confronti del lavoro minorile e della gestione dei casi rilevati:

“11 stabilimenti sono stati trovati con lavoratori minorenni, con un totale di 106 casi attivi e 70 passati. In tutti i casi tranne uno, gli stabilimenti avevano controlli insufficienti per verificare l’età o scoprire documenti falsi, ma non c’era intenzione di assumere lavoratori minorenni. […]

Richiediamo ai fornitori di riportare i lavoratori minorenni a scuola e finanziare la loro educazione in una scuola scelta dalla famiglia. In aggiunta, i bambini devono continuare a ricevere lo stipendio che ricevevano quando lavoravano. Seguiamo anche costantemente i casi per assicurarci che i bambini restino a scuola e che i fornitori mantengano il loro impegno economico.”

Il tema del lavoro minorile è stato nel 2012 abbastanza caldo per Apple, al punto da spingere l’azienda a chiedere alla Fair Labor Association di effettuare ispezioni indipendenti. Secondo quanto riportato nel documento, la principale accusata (viste le sue dimensioni) Foxconn sarebbe attualmente impegnata a rispettare tutte le indicazioni della FLA entro il 1 luglio 2013.

Una data dopo la quale varrà la pena seguire gli sviluppi, visto che in passato anche la Foxconn è stata al centro di polemiche per aver usato studenti in tirocinio contro la loro volontà, ma soprattutto di aver nascosto lavoratori minorenni prima delle ispezioni della FLA: naturalmente, un conto è separarsi dalla semisconosciuta Guangdong Real Faith Pingzhou Electronics, un altro lo sarà rinunciare con la stessa semplicità a un colosso come Foxconn.

Tornando al documento pubblicato da Apple, il maggior numero di violazioni da parte dei suoi fornitori arriva dai requisiti della società americana per preservare la salute dei dipendenti: solo nel 59% dei casi le fabbriche rispettavano le regole Apple.

Via | Theverge.com

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