Anche le Ferrovie Russe fanno causa ad Apple

RZD, le Ferrovie Russe, ha fatto causa ad Apple per violazione di trademark. Niente orologi stavolta: il motivo del contendere è il logo della società su un'app di terze parti.
RZD, le Ferrovie Russe, ha fatto causa ad Apple per violazione di trademark. Niente orologi stavolta: il motivo del contendere è il logo della società su un'app di terze parti.

A breve distanza dall’incidente diplomatico con le Ferrovie Svizzere -costato a Cupertino la bellezza di 17 milioni di Euro-, Apple è stata nuovamente trascinata in tribunale per violazione del trademark. Questa volta, però, è partito tutto dalle Ferrovie Russe.

Russian Railways (RZD) ha sporto denuncia contro Apple per violazione del trademark, richiedendo danni per 2 milioni di Rubli, ovvero circa 50.000 Euro. Fino a poco tempo fa non era chiaro dove risiedesse nello specifico il problema, ma era evidente che avesse a che fare con l’App Store:

Pare che non sia stata Apple a fare uso del logo, che tra l’altro non è neppure particolarmente piacevole dal punto di vista estetico; anzi, consta praticamente solo di tre lettere. Piuttosto, sembra che l’attacco di RZD sia stato cagionato da un’app nell’App Store che ne sfrutta il logo.

E in effetti, c’è chi ha impostato una ricerca sullo store statunitense utilizzando i termini “Russian Railways” ed ha scoperto l’esistenza di Railway tarif di Alexey Sirotkin, un’app dedicata al calcolo delle tariffe del trasporto merci sulla cui icona figura il logo incriminato. Siamo andati a verificare, ma abbiamo scoperto che il titolo è stato rimosso da App Store, segno quindi che le fonti ci hanno visto giusto.

L’agenzia Ria Novosti conferma l’intera vicenda, e alla richiesta di risarcimento -pari a quasi 50.000€- aggiunge un commento ufficiale della società:

“RZD intende proteggere la propria proprietà intellettuale, soprattutto perché il suo trademark è molto conosciuto della Federazione Russa.”

Una storia curiosa che ricorda da vicino la denuncia formulata dalle Ferrovie Svizzere per l’uso non autorizzato dell’iconico design dei suoi orologi nell’app Orologio di iPad. Con l’unica differenza che in quella occasione c’era davvero lo zampino dei designer di Cupertino, mentre stavolta il dolo -se dolo c’è- è tutto di uno sviluppatore di terze parti.

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