iPod sceglierà per noi il volume audio?


Da quando esiste il Walkman di Sony, dunque ormai da più di 20 anni, ci sono persone che ritengono pericoloso per la salute l’uso degli auricolari: l’esposizione per lungo tempo ad un alto numero di decibel potrebbe potenzialmente provocare danni all’udito.

I produttori di dispositivi musicali (lettori di cassette prima, di mp3 poi) hanno, nel corso degli anni, introdotto limitazioni al volume massimo dei loro apparecchi: lo hanno fatto più per evitare cause legali (i querelanti di professione non mancano mai, soprattutto negli USA) che danni effettivi.
L’intensità e la lunghezza dell’esposizione necessarie per provocare danni, infatti, variano da individuo ad individuo e l’unica cosa possibile è individuare valori abbastanza conservativi da adattarsi alla maggioranza degli utenti.

Su alcune versioni di iPod, per citare il prodotto che ci interessa, questo limite era impostato in fabbrica e non modificabile, provocando le lamentele di molti utenti che ritenevano l’intensità sonora troppo debole.
Nei modelli successivi (dal 2006) è poi diventato possibile impostare autonomamente il valore massimo di volume raggiungibile.

Ora Apple cerca nuovi modi di ottenere il duplice risultato (evitare cause e permettere agli utenti volumi soddisfacenti).
Un brevetto recentemente depositato, infatti, descrive una tecnologia che si occupa di verificare il tempo di esposizione ad una determinata intensità sonora, diminuendo progressivamente il volume dopo un certo periodo di ascolto musicale ad alto volume.

Pur trattandosi, comunque, di valori arbitrari, questo metodo appare meno intrusivo di quello utilizzato in precedenza, oltre che più semplice e trasparente per l’utente.
Questa tecnologia dovrebbe debuttare, secondo il Daily Mail, già dalla prossima generazione dei lettori multimediali di Cupertino.

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