iTunes 11: considerazioni in libertà

Un po' di considerazioni su iTunes 11 dopo qualche ora di test.
Un po' di considerazioni su iTunes 11 dopo qualche ora di test.

Sono passati un paio di mesi dall’annuncio ma alla Apple ha partorito: iTunes 11 è disponibile ed è già stato installato su migliaia di Mac e PC in tutto il mondo.

Com’era prevedibile, le reazioni degli utenti sono contrastanti: c’è chi grida al miracolo per la nuova interfaccia minimal e chi, al contrario, lamenta una minore versatilità del player.

Personalmente sono sorpreso dalla centralità che la vista Album ha guadagnato nello sviluppo di iTunes 11. In un’epoca fortemente segnata dall’acquisto digitale di brani singoli, la vista Album rischia di trasformarsi in un enorme -anche se elegante- spazio ad uso esclusivo di uno o due brani.

Senza contare, poi, che alla fine di un album iTunes 11 blocca la riproduzione a prescindere che in quell’album ci siano 2 o 15 tracce. D’altro canto, però, nessuno è obbligato ad usare la vista Album anche se è quella che ha guadagnato di più dall’update.

Da dipendente dalla vista Brani rigorosamente ordinata secondo la data di aggiunta, fino a ieri utilizzavo iTunes con coverflow in alto e l’elenco brani subito sotto. Non che abbia mai usato coverflow per cambiare traccia ma mi è sempre piaciuto avere a colpo d’occhio la copertina così grande.

Adesso che coverflow è stato tagliato via insieme alla copertina in basso a sinistra, l’unico modo per visualizzare l’illustrazione album nella vista Brani è aprire un’apposita finestra aggiuntiva o accontentarsi della minuscola immagine a fianco del titolo.

Ho molto apprezzato, invece, la divisione del player in comparti stagni. Brani, Video, App, Libri, Dispositivi sono chiaramente separati in sezioni di iTunes caratterizzate anche da differenze dell’interfaccia. Non c’era altro modo di semplificare l’esperienza utente senza dividere iTunes in tre o quattro applicazioni a funzione specifica.

Molte funzioni sono state semplificate e per rendersene conto è sufficiente spostare un brano in una playlist (provare per credere). La possibilità di modificare l’elenco di riproduzione dei brani successivi, poi, vale da sola l’update.

In generale credo che iTunes 11 rappresenti un grosso passo avanti rispetto alle pachidermiche versioni precedenti. Chi ha storto il naso dopo l’aggiornamento non può fare altro che farsi andar bene le novità -e i tagli-. Senza arrivare al downgrade, i nostalgici possono anche far assomigliare iTunes 11 alla versione precedente ma di questo parleremo in un altro post.

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