Apple alla conquista dei PC

È di un paio di giorni fa un articolo sul sito Read/WriteWeb, a firma di Alex Iskold, che riporta alcune riflessioni relative al mercato dei computer ed in particolare al ruolo che Apple ha giocato, gioca e potrà giocare in futuro in questo settore.
Secondo quanto riportato da Appleinsider, infatti, Apple solo un anno fa aveva una quota di mercato nel mondo dei computer relativa al 2%. Ora Macworld e CNet riportano che la società di Cupertino si attesta, secondo una ricerca di NDP, al 10% nel mondo dei desktop e il 15% nel mondo dei portatili.
Un risultato eccellente, che pone Apple al quarto posto, dietro a HP, Toshiba e Gateway, in un periodo dove Apple tradizionalmente negli Stati Uniti aumenta le vendite.

Nonostante abbia tolto la parola computer dal suo nome, fa notare Iskold, Apple sta provando la scalata al mondo dei computer.

Sicuramente l’ego e l’ambizione di Steve Jobs giocano un ruolo importante in questo lotta alla leadership del mercato dei Pc, ma anche il fatto che il PC sta diventando sempre più un personal media center e i portatili sono ovunque, sempre più presenti nella nostra vita di tutti i giorni, rendono questa sfida di vitale importanza, portando Apple a lottare duramente per recuperare dagli errori che nel passato hanno portato Microsoft a dominare il mercato dei PC.

Il Fantastico mondo di Apple Computer.

Apparentemente Apple ad oggi ha tutto: il miglior prodotto, dei fan storici, una divertente campagna commerciale e splendidi accessori. Da quando Steve Jobs nel 1997 è tornato alla guida dell’azienda, la società ha inanellato una serie di mosse azzeccate, che hanno dato i loro risultati in borsa, come si vede da questo grafico di confronto con le azioni Microsoft, che ultimamente hanno avuto più di un problema.


Il marketing di Apple è elegante, efficace e divertente; la campagna Mac vs PC pone l’accento su quelli che sono stati negli ultimi anni i problemi più frequenti con i Pc Windows, ricordando le disavventure che spesso si presentano con il sistema operativo di Redmond.


Apple aumenta le sue quote di mercato per questi motivi? Senz’altro, ma anche “la passione senza fine per la velocità, l’eleganza e la semplicità” della loro linea di prodotti attrae l’utenza. Apple negli ultimi anni si è mossa bene e in maniera coraggiosa, uscendo sul mercato, solo per fare degli esempi, con un desktop nascosto in un display, con un mac piccolo e affascinante come il Mac mini, portando l’intera gamma dei suoi Mac verso il mondo Intel, in maniera decisa e vincente.

Senza parlare poi del software, con un OS che continua a mietere consensi e apprezzamenti tra i suoi utilizzatori, sperimentando continuamente nuovi modi di interfacciarsi con il Mac ed il sistema operativo (da ultimo cover flow in Leopard come “nuovo paradigma di navigazione per i files.”)

Inoltre, non si può non ricordare il grande successo dell’iPod; Apple oramai è leader incontrastata nel mercato del lettori digitali, è da poco entrato in quello dei cellulari con un prodotto, l’iPhone, che sta andando molto bene in questo primo mese di vendite.

Detto questo, non ci si può non chiedere una cosa: ma perché allora la maggior parte delle persone utilizza ancora un PC, visto il “fantastico mondo del Mac?

Una ragione è ovviamente il differente prezzo, più alto mediamente per i Mac rispetto ai PC.

Altra ragione individuata da Iskold è l’inerzia.
Quando si decide di effettuare lo switch, il costo non deve essere solo misurato in soldi, ma anche in tempo e concentrazione necessari per apprendere il nuovo OS.

I Mac e OSX sono semplici.

Vero, ma sono anche differenti. E qualunque cosa differente, specie nella tecnologia, non si impara istantaneamente. Richiede sforzo, volontà e tempo.
Oltre poi alle barriere del costo e dell’apprendimento, ci sono le barriere poste dalle grandi società. Ovviamente, il costo da sopportare per effettuare lo switch per una grande società è maggiore; in questo caso è infatti necessario effettuare il porting di molti programmi, magari custom, nella nuova piattaforma, affrontare costi di addestramento, di aggiornamento. In pratica, una grande società non effettua lo switch velocemente e senza sforzi.

Molti utenti non amano usare due sistemi differenti, uno al lavoro e una a casa. Ci sono ancora molti software e formati che non sono compatibili, o non si comportano allo stesso modo. Anche aspetti che sembrano di poca rilevanza, come il differente layout della tastiera, assumono importanza al momento di effettuare lo switch.

Cosa può fare allora Apple per vincere questa sfida?

Abbassare i prezzi. Questa non è mai stata negli anni una politica di Apple, che ha sempre puntato alla qualità più che all’abbattimento dei prezzi.

Rendere il supporto meno costoso (meglio ancora: gratis). È importante che chi fa lo switch verso Apple non sia poi costretto a tornare indietro. Il marketing e i prodotti Apple sono attraenti, ma il supporto è ancora caro. Inoltre, i prodotti Apple sono molto semplici da usare, ma è sempre necessario un periodo di apprendimento iniziale. Aiutare gli utenti nelle prime settimane è cruciale, per rendere la curva di apprendimento meno ripida possibile. Il problema è che fare supporto costa; sono necessari tecnici qualificati e una infrastruttura di supporto e forse Apple non è in grado di abbattere questi costi.

Espandere la Rete. Sempre più negozi incominciano a vendere Mac; Apple dovrebbe spingere maggiormente in tal senso, convincendo le più importanti catene di elettronica a dare sempre maggiore spazio e risalto ai Mac, eventualmente trovando nuovi accordi sui margini di vendita.
Apple dovrebbe poi guardare ai paesi emergenti, come ad esempio Cina e India, che stanno avendo delle crescite enormi. Forse in questi mercati Apple potrebbe affermarsi come scelta a livello corporate spingendo sul suo sistema OSX, basato su Unix, e sul supporto pieno a Miicrosoft Office.

Conclusione

Questa la conclusione del ragionamento di Alex Iskold:

Steve Jobs è una persona paziente, determinata e brillante, responsabile della rivoluzione digitale portata dai computer, dalla musica e dai film. Possiamo dire che le sue ferite relative alla sconfitta subita nella prima guerra con Microsoft sono oramai guarite?
Difficile da dirsi, ma non sembra impossibile giunti a questo punto. Data la spettacolare crescita di Apple in altre aree e la recente risalita nel mercato dei computer, Apple potrebbe mettere a segno una vittoria epocale. Se accadrà, non si potrà che convenire sul fatto che mai vittoria fu più meritata.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti