Tracce di iPad mini nei log degli sviluppatori iOS

Marco Arment ha scovato all'interno dei suoi log dei riferimenti a "iPad2,5" ed "iPad2,6." Ecco perché si riferiscono quasi certamente ad iPad mini.
Marco Arment ha scovato all'interno dei suoi log dei riferimenti a "iPad2,5" ed "iPad2,6." Ecco perché si riferiscono quasi certamente ad iPad mini.

Marco Arment, lo sviluppatore padre di Instapaper, ha scovato nei log della propria applicazione i riferimenti ad inediti “iPad2,5” ed “iPad2,6.” E l’unica conclusione logica è che si tratti dei vociferati iPad mini, il cui debutto è atteso per l’evento -o gli eventi– del prossimo 12 settembre.

Se iPad1,x indica l’iPad di prima generazione, iPad 2,x quello di seconda e infine iPad 3,x si riferisce all’ultimo lanciato in ordine cronologico, è evidente che con “iPad2,5” ed “iPad2,6” si intende probabilmente dei modelli intermedi, derivati dall’iPad 2 ma più recenti. Tanto più che iPad2,1, iPad 2,2 e iPad 3,3 sono sigle già assegnate rispettivamente all’iPad 2 WiFi, GSM e CDMA.

Per Arment, insomma, le tracce scovate nei log della sua applicazione durante il debug proverebbero l’esistenza di un iPad mini basato sull’hardware dell’iPad 2:

La spiegazione più probabile è che quell’iPad 2,5 ed iPad 2,6 siano il nuovo “iPad mini” in versione WiFi e GSM, tuttavia non ho ancora trovato elementi che riconducano ad un probabile iPad 2,7.
Se le cose stanno così, ciò significa che l’iPad mini è tutti gli effetti un iPad 2: un A5 con 512 MB di RAM e abbastanza potenza nella GPU per far girare un display di Gruber ma non un Retina.
È una delle mosse da manuale di Tim Cook: vendere l’hardware di penultima generazione ad un prezzo più basso per espandere il mercato.

Con la dicitura “il display di Gruber”, lo sviluppatore intende le speculazioni lette su Daring Fireball riguardo un tablet Apple con schermo da 7,85″ e stessa risoluzione dell’iPad 2, ovvero 1024×768.

Chi fosse interessato ai dettagli più tecnici può dare un’occhiata al post originale di Arment, a questa pagina del suo blog.

Photo | Gizmodo

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti