L'iPhone vale più dell'intera Microsoft

Su Fanity Fair, si legge che oramai iPhone ha superato l'intero business di Microsoft. E questa non è neppure la caratteristica più incredibile di Cupertino.
Su Fanity Fair, si legge che oramai iPhone ha superato l'intero business di Microsoft. E questa non è neppure la caratteristica più incredibile di Cupertino.

C’era un tempo in cui Microsoft dominava l’industria Tech con fatturati da capogiro e una penetrazione nel mercato da far gridare al monopolio. Poi, a partire dal 2000, ha iniziato a perdere terreno mentre Google, Apple, Facebook e altre avanzavano inesorabilmente con la forza dell’innovazione e tanto coraggio. Risultato, ora il business dell’iPhone vale più di tutta Microsoft. Incredibile ma vero.

Lo racconta Vanity Fair in un recente articolo consultabile anche online:

Un solo prodotto Apple, qualcosa che neppure esisteva cinque anni fa, fa vendite più alte di qualunque cosa offrano quelli di Microsoft. Più di Windows, di Office, di Xbox, di Bing, di Windows Phone e ogni altro prodotto che Microsoft ha creato dal 1975. Nel trimestre fiscale che finisce al 31 marzo 2012, le vendite dell’iPhone hanno raggiunto quota 22,7 miliardi di dollari; Microsoft Corporation non ha superato i 17,4 miliardi.

Microsoft, per farla breve, ha sostanzialmente buttato via un decennio della propria esistenza, finendo così calpestata da società nettamente più piccole, meno ramificate ma estremamente più aggressive. E come sia stato possibile tutto ciò lo si capisce da un aneddoto significativo. Nel lontano 1998 -un’era geologica fa, in termini informatici- un gruppo di ingegneri a Redmond fu folgorato dal capolavoro di Douglas Adams, “Guida galattica per gli autostoppisti” in cui prende forma un singolo libro contenente tutto lo scibile dell’universo. Mossi da questa ispirazione, i membri del team crearono il prototipo d’un rivoluzionario lettore di eBook che trasformasse in realtà la visione di Adams, ma ci fu un intoppo imprevisto ai piani alti:

Emozionato dal successo e pregustando gli allori, il gruppo inviò il dispositivo a Bill Gates che tuttavia lo bocciò a tempo record. L’eBook non era adatto a Microsoft, dichiarò.
“Non gli piaceva l’interfaccia grafica, perché non somigliava a Windows” ricorda un programmatore impegnato nel progetto. Il gruppo infatti concordava nell’asserire che Windows avrebbe rovinato tutto in un eBook. L’idea era di avere un libro -e un libro soltanto- sullo schermo; e i libri veri non hanno immagini di Microsoft Windows che fluttuano da tutte le parti. Infilare cose simili in una versione elettronica avrebbe finito col distruggere l’esperienza utente.

Insomma Microsoft, ironia della sorte, alla fine è stata schiacciata dal peso soverchio dei sue due più grandi successi, ovvero Windows e Office. Apple, invece, ha continuano leggera per la sua strada, investendo in ricerca e sviluppo e soprattutto mostrando un coraggio e una visione d’insieme che le fanno onore. Anche se il suo vero cavallo di battaglia -il suo pregio irraggiungibile- consiste probabilmente in altro. Le conclusioni sono di Forbes:

A dire il vero, questa non è neppure la caratteristica più incredibile dei recenti successi di Apple. La vera stranezza sta nel fatto che siano riusciti a raggiungere questi livelli di vendita continuando a macinare margini da softwarehouse sulla vendita dell’hardware. Questo è il trucchetto che nessuno altro riesce a emulare.

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