Grane legali in Cina per Apple a causa di "Snow Leopard"

Ancora grane legali in Cina per Apple, e questa volta il motivo del contendere è il marchio "Snow Leopard." Le motivazioni della società, tuttavia, suonano incredibilmente fumose.
Ancora grane legali in Cina per Apple, e questa volta il motivo del contendere è il marchio "Snow Leopard." Le motivazioni della società, tuttavia, suonano incredibilmente fumose.

Oggi, sul nostro canale Twitter, scrivevamo che la vicenda Proview-Apple avrebbe finito coll’ispirare qualche altro patent troll, e forse non avevamo tutti i torti. Dalla Cina arrivano infatti altre grane legali per Apple; e questa volta, il motivo del contendere è una surreale rivendicazione sul brand “Snow Leopard.” (O “Snow Leopart,” come riportato nello spot del lucido per scarpe della home page qui sopra).

Sfangata la questione Proview con un accordo da 60 milioni di dollari sonanti, altre nubi si addensano sui cieli di Cupertino. La Jiangsu Snow Leopard Daily Chemical Company ha infatti sguinzagliato i propri legali poiché Apple, col suo Sistema Operativo “Snow Leopard,” avrebbe violato il copyright relativo al marchio “Xuebao (雪豹),” registrato nel 2000. E “Xuebao” in cinese significa proprio Leopardo delle nevi.

Il fatto è che Apple non ha mai fatto uso di tale termine per commercializzare OS X 10.6: ha sempre utilizzato la dicitura e i caratteri inglesi, così come è avvenuto nel nostro e in tutti gli altri paesi del mondo. Ciononostante, la Jiangsu Xuebao ha richiesto un indennizzo di 500.000 Yuan (circa 62.500€) e le “scuse formali” della mela.

Il CEO della società racconta che Apple, nel 2008, avrebbe tentato di registrare in Cina il brand “Xuebao” ma senza successo; tecnicamente, infatti, apparteneva già alla Jiangsu Xuebao, e questa -a dire dell’uomo- sarebbe la “prova” della violazione.

In effetti, la società cinese ha fatto un’incursione nel mondo del software con un’app dedicata all’enterprise resource planning (EPR) ed è stata anche oggetto d’una campagna pubblicitaria. È difficile però ritenere che i consumatori possano confondersi tra i due marchi, ed è probabile che Apple batterà su questo tasto per convincere il giudice ad archiviare il caso.

La disputa legale sembra avere scarsissime chances di arrivare a compimento, anche con le leggi cinesi vigenti. Intanto però è stata già fissata l’udienza preliminare, il prossimo 10 luglio, a Shanghai.

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