Mac Pro vs Powermac G5


Ormai sapete che non sono un fan particolarmente accanito di benchmarks. Questo, tuttavia, non significa che non ci possano essere spunti interessanti, soprattutto se i test in questione sono svolti con la dovuta cura.

I ragazzi di Bare Feats ci hanno abituato in questa direzione, svolgendo i loro test con attenzione, calma e impegno. In più, nonostante il loro status di MacManiacs, si sono dati da fare per essere il più obiettivi possibile.

Dunque, quali sono le reali prestazioni dei nuovi Mac Pro? E come vanno rispetto ai Powermac G5?


Bare Feats ha messo a confronto il vecchio modello di punta della gamma Apple, il G5 Quad 2.5Ghz, con i Mac Pro Quad 2.66 Ghz e Quad 3.0 Ghz.

Non starò qui a sciorinarvi la lista completa dei risultati. Piuttosto, prendendo i 3 test più significativi, vediamo di fare un breve ragionamento.

Come vedete dall’immagine sopra, il primo risultato riguarda la performance nell’utilizzo di Photoshop CS2 che, come sappiamo, è in versione PPC in emulazione per mezzo di Rosetta. Il risultato del Mac Pro 3 Ghz, per quanto non eccezionale in assoluto, è decisamente confortante per quei professionisti costretti a Rosetta fino all’uscita della versione Universal dei prodotti Adobe; in fondo la performance di un Quad G5 non è niente male.

Il test successivo, l’applicazione di un effetto in iMovie, ci dà invece la misura della reale superiorità, in termini di capacità di calcolo, dello Xeon 3.0 Ghz nei confronti del G5 2.5 Ghz. Prestazioni quasi doppie per un processore con una velocità di clock superiore del 20%: qui quello che conta, però, è il fatto che lo Xeon è almeno 2 generazioni avanti al vecchio G5.

Vi ho infine messo il test riguardante l’applicazione di un rendering HD in FC Pro. Con questo cerco di spiegarvi il motivo per cui non amo i benchmark, ovvero come è facile distorcere la realtà.
Ad una prima occhiata il risultato del Mac Pro sembra davvero poca cosa rispetto al vecchio G5.
Ma perchè?
E’ necessario fermarsi e riflettere sulla reale natura del test in questione. Lavorare con il video in Alta Definizione significa trattare una enorme quantità di dati. Se, quindi, normalmente il collo di bottiglia è la capacità del processore di elaborarli, quando i dati sono tantissimi la strettoia è rappresentata dai dischi rigidi. Alla luce di ciò, il risultato di cui sopra non ci sorprende più di tanto, avendo sia i Mac Pro che il Powermac dischi SATA con prestazioni analoghe.

Vedete quindi come è facile mettere in bocca ai benchmark parole non loro?

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