HomePod: partono le vendite in Francia e Germania: e in Italia?

A partire da oggi 18 giugno 2018 HomePod, lo smart speaker di Apple con Siri e AirPlay 2, è ufficialmente disponibile anche in Canada, Francia e Germania. E in Italia?
A partire da oggi 18 giugno 2018 HomePod, lo smart speaker di Apple con Siri e AirPlay 2, è ufficialmente disponibile anche in Canada, Francia e Germania. E in Italia?

Nelle scorse ore, i possessori di HomePo statunitensi (i pochi in circolazione) si sono accorti di una inaspettata novità; il loro speaker con la mela poteva leggere le notizie anche di Canada, Francia e Germania. Basta chiedere qualcosa tipo “Hey Siri, quali sono le novità di oggi?” per sentirsi raccontare le ultime news provenienti da varie fonti: CBC, Global TV, CTV e CNN per il Canada o radio pubbliche come Deutschlandfunk per la Germania. Da stamane, infatti, il dispositivo è ufficialmente in vendite anche in questi paesi.

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Nell’Europa dell’Euro, almeno per il momento, HomePod costa 349€; ma non riteniamo impossibile che qui da noi -se e quando arriverà- costi qualche spicciolo in più per via della tassazione più elevata e dell’obolo SIAE.

L’avanzata di HomePod è lenta e poco incisiva; il lancio iniziale, lo scorso febbraio, riguardava Stati Uniti, Australia e Regno Unito; poi, solo un mese fa, attraverso un aggiornamento software sono arrivati il supporto a francese, tedesco e inglese canadese; il francese canadese invece arriverà in un secondo momento.

In generale, i servizi di news sono gratuiti ma negli States non mancano opzioni a pagamento come ad esempio CBC News (che costa 4,99$ per la variante senza pubblicità) e CTV News Go, che richiede invece l’autenticazione di un fornitore via cavo convenzionato.

Per quanto concerne l’eventuale lancio italiano, purtroppo, i tempi sono ancora parecchio dilatati. Non abbiamo notizie certe né rumors a riguardo, ma il fatto che manchi sia il supporto ai broadcaster nostrani che il supporto all’italiano lascia ragionevolmente ritenere che siamo ancora ben lungi dall’apertura delle vendite nel nostro paese. Che poi, tra costo per l’utente finale, feature mancanti e rischi per la privacy, quasi quasi non se ne sente neppure troppo la mancanza.

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