Batteria MacBook Pro: ora il MacBook Pro passa i test dell'Altroconsumo USA

L'autonomia altalentante dei MacBook Pro 2016, rilevata da Consumer Reports, sarebbe causata da un bug di Safari.
L'autonomia altalentante dei MacBook Pro 2016, rilevata da Consumer Reports, sarebbe causata da un bug di Safari.

Aggiornamento del 13 gennaio 2016, a cura di Giacomo Martiradonna
Sorpresa. Consumer Reports, l’Altroconsumo statunitense, ha ripetuto i test sulla batteria del nuovo MacBook Pro con Touch Bar dopo che Apple ha corretto il famoso bug di Safari. E indovinate? Ora li passa tutti senza problemi.

Il bug che esauriva anzitempo la batteria è entrato in gioco quando i tecnici hanno abilitato il menu Sviluppo in Safari con le opzioni per gli sviluppatori, e da lì hanno disabilitato la cache del browser, cioè la cartella dove vengono momentaneamente scaricate tutte le pagine durante la navigazione Web.

Ciò causa il caricamento continuo delle icone, un processo che draga risorse in modo inopinato; “questa,” spiegano da Cupertino, “non è un’opzione usata dai clienti e non riflette l’uso nel mondo reale.” Dal canto suo, Consumer Reports ha giustificato questa scelta tecnica con la necessità di mettere il computer in stress, costringendolo a scaricare tutti i dati da Internet ogni volta, senza ricorrere all’aiuto della cache locale.

Un utente normale, dunque, non dovrebbe incorrere nei drastici numeri di Consumer Reports (che lamentava addirittura 3 ore di uso massimo). Mistero risolto.

Batteria MacBook Pro: test di autonomia falsati da un bug di Safari

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Consumer Reports si appresta ad effettuare nuovi test sull’autonomia dei nuovi MacBook Pro a seguito di un periodo di studio da parte di Apple che cita un bug all’interno di Safari come causa dei risultati non proprio positivi.

La nuova generazione di MacBook Pro è stata al centro di molte discussioni fin dall’evento di presentazione, tra lodi ed apprezzamenti e diverse critiche alcune delle quali riguardavano, appunto, l’impossibilità di stimare in modo convincente l’autonomia dei portatili.

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Una delle principali fonti di questa critica è stata Consumer Reports, organizzazione non-profit, molto simile all’italiana Altroconsumo, che si occupa appunto di effettuare prove e test super partes su varie categorie di prodotti. Nelle proprie prove sui MacBook Pro, CR aveva rilevato che l’autonomia media non fosse all’altezza delle aspettative, decidendo quindi di non consigliarlo per gli acquisti.

Nel corso delle ultime settimane, attraverso le festività natalizie, gli addetti ai lavori Apple hanno lavorato a stretto contatto con i tecnici di CR per capire la fonte dei problemi. Secondo quanto rilevato dagli ingegneri dell’azienda di Cupertino la causa risiederebbe in un bug di Safari sollecitato dalle metodologie di test di CR, legato ad un’impostazione “invisibile”, solitamente utilizzata nello sviluppo di siti web.

Dopo il primo rifiuto di ripetere i test, ritenuti non necessari al momento, Consumer Reports ha infine accettato di dare una seconda possibilità ai MacBook Pro 2016. Risolto il bug in questione la musica di quel verdetto “non raccomandato” potrebbe cambiare.

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