Tech Summit 2016, Tim Cook a cena con Donald Trump

Alla cena Tech Summit con il neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump parteciperò anche Tim Cook in persona. La volontà è di portare la produzione di Mac e iPhone nel paese.
Alla cena Tech Summit con il neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump parteciperò anche Tim Cook in persona. La volontà è di portare la produzione di Mac e iPhone nel paese.

Alla cena Tech Summit con il neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump parteciperà anche Tim Cook in persona. La volontà è di portare nel paese la produzione di Mac e iPhone.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/195618/donald-trump-a-tim-cook-incentivi-fiscali-per-produrre-iphone-negli-usa”]Nel corso di un’intervista per il New York Times il nuovo presidente eletto degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha fatto riferimento, tra le altre cose, dei suoi recenti contatti con il CEO di Apple, Tim Cook.[/related]

Non è un mistero che Trump voglia portare negli USA la produzione dei dispositivi elettronici; in passato, il nuovo presidente USA aveva già affermato di voler concedere ad Apple “tagli molto generosi sulle tasse” e incentivi per lanciare linee di produzione nel paese. “Porteremo Apple a produrre i suoi maledetti computer e la sua roba qui da noi invece che in Cina e all’estero” aveva dichiarato in un discorso pre-elettorale alla Liberty University in Virginia. E ora, è giunto il tempo di fare la prima mossa.

Mercoledì prossimo c’è in programma una cena alla Trump Tower con tutta la crème de la crème dell’industria high tech; ci saranno i CEO di Alphabet (Google), Microsoft, Cisco, IBM, Intel, Oracle e Tesla. Alcuni -tipo il CEO di Amazon Jeff Bezos- sono stati invitati ma non è chiaro se parteciperanno; altri, invece, come il CEO di Dropbox, Netflix, Airbnb, HP e Uber hanno declinato direttamente per la divergenza delle reciproche visioni su questioni fondamentali come la crittografia o la riforma sull’immigrazione.

Sarà interessante vedere come andrà, visto che molti di questi CEO si sono più o meno apertamente schierati con Hillary Clinton durante la campagna elettorale che l’ha vista perdere. E ora, dovranno capitolare, prima con una cena, poi si vedrà.

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