Apple Pay, crescita del giro d'affari e nuovi mercati (ma non l'Italia)

Buone notizie per Apple Pay, il sistema di pagamenti di Cupertino. Il giro d'affari è quintuplicato rispetto all'anno scorso, e presto sarà disponibile in tanti nuovi mercati. Ma non in Italia.
Buone notizie per Apple Pay, il sistema di pagamenti di Cupertino. Il giro d'affari è quintuplicato rispetto all'anno scorso, e presto sarà disponibile in tanti nuovi mercati. Ma non in Italia.

Buone notizie per Apple Pay, il sistema di pagamenti di Cupertino. Il giro d’affari è quintuplicato rispetto all’anno scorso, e presto sarà disponibile in tanti nuovi mercati. Ma non in Italia.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/189411/apple-pay-presto-potrebbe-raggiungere-anche-i-negozi-online”]In territorio USA Apple sta procedendo ad integrare il sistema negli sportelli automatici di alcune banche; poi, dovrebbe raggiungere direttamente anche i siti web e gli shop online.[/related]

[related layout=”right” permalink=”https://www.melablog.it/post/187805/addio-carta-bancomat-ritireremo-i-soldi-con-apple-pay”]Negli USA, due importanti gruppi bancari stanno lavorando per integrare Apple Pay direttamente negli sportelli ATM; si userà per ritirare il contante al posto della vecchia Carta di credito/Bancomat.[/related]

Durante la presentazione degli ultimi risultati fiscali, Tim Cook ha affermato che Apple Pay sta “crescendo ad un ritmo incredibile.” Il volume delle transazioni infatti è cinque volte superiore a quello dell’anno scorso, e presto il servizio si espanderà in nuovi mercati.

Attualmente, Apple Pay è presente in USA, UK, Canada, Australia, Cina e Singapore, ed è supportato da oltre 10 milioni di esercenti. Curiosamente, però, questi numeri tanto positivi non hanno portato a aumenti significativi di fatturato: la strategia dietro ai pagamenti contact-less infatti è completamente diversa e ha a che fare con l’ecosistema nel suo complesso.

Durante il keynote, Cook ha parlato di nuovi paesi in arrivo “molto presto” senza entrare nei dettagli, ma è praticamente certo che parli di Spagna, Hong Kong, Brasile, Giappone e Francia. Qui da noi invece siamo ancora in alto mare, ed è altamente improbabile che le cose cambino per il 2016; insomma, tanto vale concentrare le preghiere per il 2017, se siamo fortunati.

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