Apple 17esima nella classifica Fortune

Nella prestigiosa classifica Fortune delle 500 più importanti società statunitensi, Apple sale dal 35esimo al 17esimo posto. Per profitti è re incontrastata dell'high tech; la superano solo i giganti del petrolio.
Nella prestigiosa classifica Fortune delle 500 più importanti società statunitensi, Apple sale dal 35esimo al 17esimo posto. Per profitti è re incontrastata dell'high tech; la superano solo i giganti del petrolio.


Nella prestigiosa classifica Fortune delle 500 più importanti società a stelle e strisce, Apple è riuscita ad arroccarsi al 17esimo post, battendo un colosso delle dimensioni di IBM. Un salto semplicemente incredibile, se pensiamo che soltanto l’anno scorso aveva raggiunto il -pur dignitosissimo- 35esimo posto.

Mentre iBM perdeva terreno e arretrava di una posizione coi suoi 106,6 miliardi di dollari di fatturato nel 2011, Apple ha realizzato un avanzamento di tutto rispetto con 108,2 miliardi di dollari; e ormai anche Hewlett-Packard, decima nella classifica, inizia a sentire il fiato sul collo della mela coi suoi 127,2 miliardi di fatturato. Ma è nella top ten delle società più redditizie al mondo che Apple fa davvero spavento: coi suoi 25,9 miliardi di profitti è al terzo posto, battuta solo dai giganti del petrolio Exxon e Chevron. Di lei Fortune scrive:

La società è emersa dalla tragica scomparsa del co-fondatore Steve Jobs più mesta ma in alcun modo più debole. Sotto il CEO Tim Cook, la società ha continuato a sfornare nuovi prodotti; significativo l’aggiornamento del tablet iPad. Apple ha quasi raddoppiato i suoi guadagni per azione nel 2011, se confrontati col 2010. Ciò ha incoraggiato il management ad annunciare la volontà di staccare i primi dividendi dal 1995, restituendo così una porzione dei 97,6 miliardi di dollari cash che aveva accumulato. I fan Apple e gli analisti inoltre continuano ad attendere la famosa TV di cui si parla da tempo.

I margini operativi di Cupertino sono saliti al 47,4% nel 2011, rispetto a 41,4% del 2010, e considerato che solo nell’ultimo trimestre fiscale sono stati commercializzati 11,8 milioni di iPad con un incremento del 151% rispetto all’anno precedente, va da sé che gli equilibri attuali sono destinati a profondi cambiamenti.

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