Apple-Google: è duopolio iPhone-Android anche in Giappone

Apple e Google si dividono il mercato degli smartphone in un duopolio iOS/Android. Recenti dati pubblicati da comScore segnalano che più del 95% del mercato degli smartphone è in mano a Google o ad Apple.
Apple e Google si dividono il mercato degli smartphone in un duopolio iOS/Android. Recenti dati pubblicati da comScore segnalano che più del 95% del mercato degli smartphone è in mano a Google o ad Apple.

Nuovi dati pubblicati da comScore sull’andatura del mercato della telefonia mobile in Giappone evidenziano un forte duopolio Apple/Google. Il mercato giapponese è essenzialmente diviso fra il 61,4% di Android e il 34,2% dei dispositivi iOS di Apple; in altre parole più del 95% degli smartphone acquistati negli ultimi 3 mesi è prodotto da Apple o monta un sistema operativo Google. Va detto che, anche se in Giappone solo 1 utente su 5 usa uno smartphone, la crescita degli iPhone (1,3%) negli ultimi tre mesi supera di gran lunga quella di Android (0,3%). La terza marca, lontanissima dietro a questi due giganti, è Microsoft, con un 3,9% del mercato.

Negli Stati Uniti, il duopolio Apple/Google è stabilmente assestato. Nell’ultimo trimestre del 2011, con Apple cresciuta ad occupare il 30% circa del mercato degli smartphone, meno del 10% degli smartphone acquistati appartiene ad altre marche. A fare la spesa della forza di Apple e Google sono RIM, Microsoft e Nokia.

Le tendenza è comunque globale: Google e Apple si dividono circa il 90% di un mercato in continua crescita. La tendenza è più accentuata presso i giovani, che preferiscono comprare uno smartphone piuttosto che un cellulare tradizionale. Daizo Nishitani, vice presidente di comScore Japan, sottolinea questa opportunità per le compagnie che lavorano con l’hi-tech:

L’aumento degli acquisti di smartphone apre le porte ad opportunità tremende per pubblicazioni e pubblicità. Gli utenti giapponesi fanno già un uso massiccio di questi dispositivi, ma le nuove funzionalità e la crescita dell’uso di media sui dispositivi mobili fa pensare a un radicale impatto sulle abitudini della popolazione nel 2012.

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