Apple Watch, la dura vita degli sviluppatori agli Apple WatchKit Labs di Sunnyvale

Uno degli sviluppatori invitati a Cupertino per la messa a punto delle app su Apple Watch ha violato la regola del silenzio e raccontato la sua esperienza. Un dietro le quinte che denuncia perquisizioni e stretta sorveglianza.
Uno degli sviluppatori invitati a Cupertino per la messa a punto delle app su Apple Watch ha violato la regola del silenzio e raccontato la sua esperienza. Un dietro le quinte che denuncia perquisizioni e stretta sorveglianza.

Ad inizio di marzo, Apple ha iniziato ad ospitare un numero selezionato di sviluppatori per Apple Watch presso la struttura di Sunnyvale, in California, prossima al campus di Cupertino. Lo scopo era di permettere agli sviluppatori di testare e mettere a punto le proprie app su dei reali Apple Watch devices ed essere così pronti per il lancio del 24 aprile.

Mantenuti a guardare un stretto riserbo sulla visita ai laboratori WatchKit lab, uno degli sviluppatori non de l’ha fatta a guardare il silenzio ed ha raccontato la sua esperienza a MacRumors, il famoso blog statunitense sui prodotti Apple. Dal racconto, l’esperienza è stata tutt’altro che idilliaca, ben lontana dell’atmosfera di rilassato impegno che normalmente si associa al lavoro dello sviluppatore Apple.

Non sorprende che Apple abbia mantenuto uno strettissimo controllo sui visitatori, ma le modalità si sono mostrate fuori dalla norma. Con gli addetti alla sicurezza ovunque presenti, gli sviluppatori sono stati accolti con una perquisizione della borsa ed un adesivo nero posato sulla fotocamera dell’iPhone, onde evitare ogni tentazione di selfie. Ben inteso, non è stato permesso a nessuno di sincronizzare l’Apple Watch messo a disposizione con il proprio iPhone.

L’entrata al laboratorio si effettuava attraverso due porte, ognuna delle quali era chiusa a chiave ed apribile unicamente grazie ad una tessera magnetica in possesso delle guardie. Un’atmosfera non proprio rasserenante, che è peggiorata quando è stato annunciato agli ospiti che ogni pausa caffè o al bagno doveva essere preceduta da un’altra perquisizione.

Va detto che Apple sta usando un simile protocollo di sicurezza per le dimostrazioni nei negozi, con frequenti controlli dei polsi degli addetti ai lavori per evitare che una fuga di notizie anticipi la messa in vendita al pubblico del 24 aprile prossimo.

Il ogni modo, la talpa di MacRumors ha infine svelato che l’Apple Watch è “estremamente leggero” (il modello Sport sul quale lavorava pesa poco meno di 80 grammi). Le animazioni sono molto fluide e Handoff, per rispondere alle telefonate, funzionerebbe molto bene. Il fatto di avere Siri al polso è anche una grande comodità, aggiunge.

Per farla breve, l’entusiasmo per l’Apple Watch ha un poco stemperato lo sdegno di venire trattato come un ladro durante la visita ai Apple WatchKit Labs. Scoprire che la batteria duri poco più di una giornata, sembra essere una gran soddisfazione, tant’è che alla fine lo sviluppatore si è dichiarato soddisfatto dalla “ispiratrice esperienza” a Sunnyvale. Perché biasimarlo? In fondo a tenuto al polso un Apple Watch prima di tutti noi.

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