Contrordine (e 2): anche iTether via da App Store

iTether, l'app per il tethering apparsa su App Store qualche giorno fa apparentemente con la benedizione di Apple, è stata rimossa definitivamente e senza preavviso. E' il secondo caso in pochi giorni.
iTether, l'app per il tethering apparsa su App Store qualche giorno fa apparentemente con la benedizione di Apple, è stata rimossa definitivamente e senza preavviso. E' il secondo caso in pochi giorni.


Ricordate iTether, l’utility per condividere la connessione tra dispositivi iOS e computer via USB? Quella apparsa su App Store con la benedizione dei censori di Cupertino? Ecco, ora dimenticatela pure perché Apple -a distanza di poche ore dalla sua pubblicazione- l’ha rimossa senza pietà.

E’ stata una tegola caduta inaspettatamente. Gli sviluppatori dietro a 3235106 Nova Scotia Ltd. erano sereni perché convinti di aver abbondantemente spiegato ad Apple gli scopi della loro app e di averne superato il vaglio; anzi, per fronteggiare l’enorme afflusso di clienti registrato nelle prime manciate di minuti d’esistenza sullo store, era pure stata frettolosamente acquistata nuova capacità server:

Il nostro team sta combattendo per sostenere il traffico… Abbiamo appena aggiunto 20 web server per gestire il carico.

Poi la doccia fredda, nonostante avessero lavorato gomito a gomito con Cupertino. Un amaro comunicato stampa è seguito subito dopo:

Attorno alle 12 pm EST, Apple ci ha chiamato per farci sapere che avrebbero ritirato iTether dall’App Store. Hanno affermato che iTether metteva sotto stress il network dei gestori. […] Siamo stati estremamente chiari sulle funzionalità primarie, tant’è che ci hanno fatto molte domande e richiesto perfino un video dimostrativo. Poi hanno approvato l’applicazione.

Si tratta di un comportamento molto “anti competitivo”, almeno a dire della società, e che rischia di portare allo scontro legale. D’altro canto, non è neppure la prima volta che assistiamo ad un ripensamento repentino come questo; risale a neppure dieci giorni fa la vicenda di Big Fish Games. Dopo un iniziale, apparente nulla osta da parte di Cupertino, infatti, la prima app a offrire un’esperienza di gaming in abbonamento è stata precipitosamente ritirata nonostante una collaborazione strettissima e un’informazione cristallina con Apple. Tolta dal novero un’improbabile leggerezza commessa dai censori, le possibilità a questo punto sono due: o qualcuno a Cupertino soffre di problemi decisionali, oppure c’è un serio problema di comunicazione tra chi recensisce le app e chi prende decisioni. Fate vobis.

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