iTunes Card: Apple perde la class action

Si è risolta la class action nata sulle iTunes card che riportano 99 centesimi come prezzo d'acquisto di tutte le canzoni dello store. Dal 2009, infatti, ce ne sono anche di più care.
Si è risolta la class action nata sulle iTunes card che riportano 99 centesimi come prezzo d'acquisto di tutte le canzoni dello store. Dal 2009, infatti, ce ne sono anche di più care.


Piccola rivincita economica ma grandissima soddisfazione morale per i partecipanti alla class action mossa contro Apple sulla questione delle iTunes Card menzognere. Sulla loro facciata, infatti, era riportato che le canzoni dell’iTunes Store costano tutte 99 centesimi, laddove capita spesso di trovarne a 1,29$. Indennizzati tutti con 3,25$ ciascuno e il pagamento delle spese legali.

La notizia la dà sul suo sito direttamente lo studio legale coinvolto, ovvero la Kurtzman Carson Consultants. La class action ribattezzata “Johnson v. Apple Inc” e aperta da Gabriel Johnson nel luglio del 2009 ha visto prevalere i consumatori sul gigante dell’elettronica con la mela, e il risultato è stato un credito di ,25 da spendere sullo store.

Il problema è nato quando nell’aprile 2009 sono stati introdotti i brani DRM-free a un prezzo maggiorato. Le vecchie iTunes Card, non aggiornate per riflettere la novità, avrebbero dunque tratto in inganno gli acquirenti con un’informazione fallace. Data la natura della diatriba e le cifre in ballo, entrambi le parti hanno acconsentito di evitare i costi di una disputa legale, sebbene Apple non fosse inizialmente d’accordo sulle accuse avanzate.

Tutto comunque si è risolto nel migliore dei modi. Coloro i quali hanno acquistato una card prima del 10 maggio 2010 -e purché su di essa sia riportato che le canzoni dello store costano “tutte 99 centesimi”- hanno diritto a ricevere l’indennizzo. Ma questo, sfortunatamente, vale esclusivamente per i cittadini a stelle e strisce.

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