Abbiamo lo shuffle

Finalmente è arrivato il primo iPod shuffle di melablog. Venerdì ho potuto aprire la celebre scatoletta verde e mettere le mani su questo cosino di cui abbiamo parlato e sentito parlare continuamente dalla sua nascita.

La prima impressione è quella prevista: piccolo e bellino. L’ho attaccato subito all’iBook (non ho dovuto installare iTunes 4.7.1 perché avevo già l’aggiornamento) e l’ho lasciato riempire da AutoFill, che ha caricato circa 200 canzoni scelte a caso dalla mia discoteca (purtroppo ho rippato solo una piccola parte dei CD che possiedo).

Nel seguito dell’articolo le mie impressioni e qualche piccolo consiglio d’uso.

Dopo aver ascoltato un po’ di quello che c’era capitato dentro (e aver riscoperto alcuni brani che non ascoltavo da tempo), l’ho ricollegato per regolare un po’ le opzioni: ho creato una playlist intelligente che seleziona i brani mai ascoltati (Play count = 0) più lunghi di 1’30″, per evitare le introduzioni o brevi brani di intermezzo, che non hanno molto senso in modalità shuffle.

L’unico problema della mia configurazione è che quando avrò ascoltato tutti i brani dovrò inventarmi un altro modo di selezionare cosa va nello shuffle, ma per questo c’è tempo. Lo shuffle non ha un orologio interno e non imposta la data di ultimo ascolto dei brani, quindi le playlist che selezionano le canzoni che ho ascoltato meno di recente non sono molto utili.

Non sono un audiofilo e la qualità audio mi sembra adeguata, vorrei provare un paio di quelle cuffie con la compensazione attiva del rumore per provare la differenza. Chissà se in negozio me le fanno provare su un cosino così piccolo o se mi prendono in giro.

Ho provato anche la funzione che permette la ricodifica automatica dei file di maggiore qualità in un formato di qualità inferiore (AAC 128kbps) ma anche con minori richieste di spazio. La mia library è costituita in buona parte di MP3 a 160kbps e 192kbps, quindi il risparmio di spazio è stato abbastanza consistente, arrivando alle 240 canzoni “promesse” da Apple dalle 190 prima della ricodifica, pur avendo riservato 100MB per i dati in entrambi i casi. L’operazione però purtroppo è decisamente lenta sul mio gracilino G3.

Il risultato è quello previsto: molti brani che conosco bene per averli sentiti direttamente dal CD e altrettanti che non avevo mai ascoltato e questo è il motivo principale per cui ho acquistato un lettore digitale portatile: avere più occasioni di ascoltare musica e lo shuffle così piccolo e leggero è ottimo da avere in tasca in ogni momento.

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