EPEAT lancia la categoria di impatto ambientale dei Tablet, e ci sono quasi solo iPad

EPEAT, l'ente che certifica gli effetti di un prodotto elettrico sull'ambiente, ha lanciato una nuova categoria destinata ai tablet. Peccato che ad oggi, ci rientrino praticamente soltanto gli iPad.
EPEAT, l'ente che certifica gli effetti di un prodotto elettrico sull'ambiente, ha lanciato una nuova categoria destinata ai tablet. Peccato che ad oggi, ci rientrino praticamente soltanto gli iPad.


Soltanto due anni fa, Apple pensava di abbandonare la certificazione EPEAT di impatto ambientale per i propri prodotti, soprattutto dopo l’arrivo di computer come i Retina che sono più compatti, sottili e integrati, e quindi difficili da riparare. La mossa causò un vespaio di polemiche che costrinse l’allora vice presidente senior dello sviluppo hardware Bob Mansfield ad una lesta marcia indietro. E ora, da un estremo all’altro: EPEAT ha inaugurato una nuova categoria specifica per i tablet, e su 135 dispositivi che vi rientrano rientrano, 134 sono di iPad.

Leggi anche: Apple fa marcia indietro sulla certificazione EPEAT

Ovviamente, il numero complessivo dei tablet compatibili col programma è destinata inevitabilmente a crescere, diluendo la presenza della mela; inoltre, per arrivare a 134 modelli occorre sommare tra loro tutte le iterazioni di iPad, iPad con display Retina, iPad Air e iPad mini e iPad mini Retina in tutte le varianti Wifi+Cellular o solo WiFi, oltreché in tutti i tagli disponibili.

La nuova categoria è stata annunciata dal CEO di Green Electronics Council Robert Frisbee, che tuttavia ha omesso di sottolineare questa peculiarità:

Siamo lieti di partecipare all’entusiasmo dei produttori per la registrazione di questi nuovi prodotti. In meno di una settimana, sono stati registrati oltre 100 tablet/slate con EPEAT, e ci aspettiamo che i numeri crescano nelle prossime settimane. Questi prodotti costituiscono un’eccitante new entry in EPEAT, e un passo importante verso la riduzione dell’impatto ambientale dei nuovi tipi di prodotti. Siamo certi che i nuovi prodotti siano leader nella rispettiva categoria.

Una sviolinata implicita a Cupertino che rievoca i timori di alcuni gruppi ambientalisti riguardo un possibile allentamento delle maglie per favorire i prodotti Apple.

In seguito alla decisione di tornare ad abbracciare la certificazione, EPEAT promise di lavorare gomito a gomito con la mela per includere anche i suoi design più all’avanguardia; un annuncio che suonò a molti come una pezza o un grosso favore, soprattutto quando venne fuori che il MacBook Pro con display Retina -un portatile che, secondo iFixit, ha un coefficiente di riparabilità di 1 su 10, e che è impossibile da riparare senza “riversare robaccia nociva ovunque”- si guadagnò il bollino d’oro EPEAT.

Leggi lo scandalo delle certificazioni: Pioggia di critiche su EPEAT per il MacBook Pro Retina

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