Amazon lancia Mac Download Store [Aggiornato]

Amazon sfida nuovamente Apple sul campo del software con l'inaugurazione del suo Mac Download Store. Uno schiaffo in faccia al Mac App Store di Apple, con buoni prezzi e titoli che mancano all'omologo di Cupertino.
Amazon sfida nuovamente Apple sul campo del software con l'inaugurazione del suo Mac Download Store. Uno schiaffo in faccia al Mac App Store di Apple, con buoni prezzi e titoli che mancano all'omologo di Cupertino.


La guerra tra il colosso dell’e-commerce statunitense e Cupertino si inasprisce con una nuova, inattesa controffensiva. Amazon ha infatti aperto ufficialmente il suo Mac Download Store, vale a dire uno schiaffo in faccia al Mac App Store di Apple. Una battaglia a colpi di sconti si profila all’orizzonte.

Già al momento dell’apertura, lo store dedicato al software per Mac di Amazon possiede a catalogo più di 250 notevoli titoli; ne hanno persino qualcuno che manca all’omologo con la mela, come ad esempio Microsoft Office, Quickbooks e Roxio Toast, ma vi troviamo anche svariati videogiochi prodotti da Feral Interactive, Electronic Arts e Aspyr.

A riguardo, Amazon dichiara:

Il Mac Download Store propone un processo di download privo di installazione che permette all’utente di avere semplicemente il prodotto che volevano senza alcun extra indesiderato, il che rende molto più veloce e semplice gli acquisti. Inoltre, i download sono conservati per comodità nella tua libreria Games & Software dove puoi scaricarli un numero infinito di volte per l’uso personale.

Come se non bastassero gli scontri sul mercato musicale coi servizi di streaming cloud o le beghe legali per l’uso del termine “App Store”, ora ci si mette pure questa. A proposito, chi volesse provare il servizio, potrà beneficiare di uno sconto di 5$ immettendo questo codice sconto: SAVE5MAC. E’ valido fino al primo giugno prossimo.

[Aggiornamento]
Come giustamente fanno notare i lettori, in realtà sul sito di Amazon si legge “Currently, this item is available only to customers located in the United States and who have a U.S. billing address”. Il che significa che, almeno per il momento, la novità non riguarda direttamente gli acquirenti italiani. Va da sé che le cose, ovviamente, potrebbero cambiare molto presto.

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