iPhone 6, robot nelle fabbriche di Foxconn per accelerare la produzione

Come preannunciato negli anni scorsi, i robot hanno iniziato davvero ad affiancare gli operai nell'assemblaggio della prossima generazione di iPhone. Lo ha annunciato il CEO di Foxconn stesso.
Come preannunciato negli anni scorsi, i robot hanno iniziato davvero ad affiancare gli operai nell'assemblaggio della prossima generazione di iPhone. Lo ha annunciato il CEO di Foxconn stesso.


All’ultima conferenza dedicata agli azionisti, il CEO di Foxconn Terry Gou ha annunciato (qui la traduzione dal cinese di Google) l’arrivo dei robot in catena di montaggio. E il primo cliente in assoluto a beneficiarne sarà proprio Apple per il suo iPhone 6.

Guarda il video: Robot umanoidi per produrre iPod, iPhone ed iPad

È da molti anni che si parla dell’introduzione di macchinari umanoidi o altamente specializzati per sostituire gli operai in catena di montaggio; o per lo meno, velocizzare le operazioni di routine più tediose e pericolose. Si tratta di un sistema pensato principalmente per ridurre i costi e aumentare la produttività, che avrà diverse ripercussioni importanti: il lavoro manuale e l’occupazioni di basso livello cominceranno a calare anche in Cina, e al contempo si inizierà seriamente a sedare polemiche, rivolte e l’inquietante fenomeno dei suicidi.

Ognuno dei cosiddetti “Foxbot” è capace di assemblare una media di 30.000 dispositivi e costa tra i 20.000 e i 25.000 dollari. Al momento, la ricerca e lo sviluppo versano già nella fase dei test finali, e i primi 10.000 robot sono già stati installati a partire dal 2012, ma molti altri seguiranno. Per il momento ce ne sono talmente “pochi in circolazione” che la società non ha intenzione di rivenderli a terzi, ma per il futuro chissà.

Il progetto è ambizioso: Foxconn intende sostituire almeno 1 milione di operai, e per ottenere questo scopo, Apple stessa ha annunciato investimenti record pari a oltre 10,5 miliardi di dollari in tecnologie avanzate. Le prime componenti a essere prodotte con le nuove linee d’automazione dovrebbero essere le batterie destinate ad iPhone, per poi progressivamente estendere il tutto ad altre parti.

Leggi anche: Foxbot, il robot che sostituirà gli operai Foxconn

Al momento, in ogni caso, la manodopera umana è ancora indispensabile, e questo spiega per quale ragione di recente Foxconn abbia assunto altri 100.000 operai da dedicare al lancio di iPhone 6. E mentre perfino la Cina si prepara a dire addio alla manovalanza a bassa formazione e basso costo, qui da noi come al solito si va in controtendenza: calano i salari, aumenta la flessibilità e sparisce il lavoro qualificato, mentre call center e fabbriche si spostano dove gli stipendi pesano meno. E mentre il mondo chiede ingegneri, competenze specifiche e tecnologie all’avanguardia, noi ci chiudiamo a riccio nel nostro provincialismo e mettiamo una pietra sopra al nostro futuro.

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