Dropbox si aggiorna e rinuncia a un pezzetto di privacy


Non è probabilmente una notizia che sconvolgerà i più smaliziati, ma è sempre meglio mettere i punti sulle “i”, soprattutto quando a farne le spese potrebbe essere la privacy degli utenti. A quanto pare, con l’ultimo aggiornamento della sua app per iPhone ed iPad, Dropbox ha modificato i termini di servizio ammettendo che -in caso di legittima richiesta da parte delle autorità- fornirà i nostri dati e file opportunamente decrittati.

In realtà non c’è nulla di nuovo sotto al sole, si tratta grossomodo delle condizioni che applicano anche Gmail o Amazon, e che in generale non dovrebbe riguardare l’utente medio, almeno finché non commette illeciti. La nuova sezione della policy aggiornata, tradotta per comodità, recita:

Come espresso nella nostra policy sulla privacy, e in accordo con la legge degli Stati Uniti, Dropox coopera con le forze dell’ordine ogni volta che viene avviato un processo legalmente valido che richieda la consegna del contenuto della tua casella Dropbox privata. In questi casi, Dropbox rimuoverà la crittografia dai file prima di fornirli alle forze dell’ordine.

Una novità di poco conto ma che potrebbe convincere più di qualcuno a rimuovere dal servizio contenuti per cui non si possiedono diritti legittimi, scatti fotografici non proprio innocui o magari il portachiavi di sistema per tenere sincronizzate le password salvate su più Mac. In ogni caso, è sempre meglio buttare un occhio sulle condizioni dei servizi che sottoscriviamo, benché gratuiti; a questa pagina trovate le condizioni per intero. E, a proposito, l’ultima versione dell’app -la 1.4- introduce finalmente il batch uploading per caricare contemporaneamente più file. Finalmente.

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